Dopo l’invasione dell’Ucraina, Putin ha vietato l’uso di piattaforme come Instagram, X (ex Twitter) e Facebook. Tuttavia, eliminare YouTube è un’operazione più complessa, essendo una delle app più utilizzate dai russi, con quasi metà della popolazione che vi accede quotidianamente. Nonostante le pressioni per favorire uno spostamento verso piattaforme russe come Rutube o VK Video, la maggior parte degli utenti continua a preferire YouTube.
Putin – YouTube: 0-1
Due mesi fa, Rostelecom, l’operatore di telecomunicazioni statale russo, ha avvisato gli utenti di possibili interruzioni e rallentamenti su YouTube in Russia, a causa di presunti “problemi tecnici con le apparecchiature di Google“. Tuttavia, è apparso subito chiaro che il rallentamento della velocità di caricamento fosse una manovra del Cremlino, voluta dal Roskomnadzor, l’agenzia che regola e censura i media in Russia. Da tempo, Mosca punta a eliminare YouTube, uno dei pochi spazi digitali “stranieri” ancora disponibili, in cui l’opposizione può esprimersi.
La recente strategia del Cremlino, volta a rallentare l’app per evitare proteste pubbliche e incoraggiare una migrazione graduale verso le piattaforme russe, sembra aver fallito. Non solo YouTube non ha perso utenti, ma ad agosto le visualizzazioni dei canali di attivisti e dissidenti politici sono aumentate. Mediascope, una società russa che fa ricerche di mercato sui media, ha rilevato una crescita nel traffico su YouTube sia nella versione web che mobile, per cui anche gli inserzionisti sono ancora restii a trasferirsi su piattaforme locali, in attesa di evoluzioni.
Verso il blocco completo di YouTube
Secondo il giornalista russo Dmitri Kolezev, il pubblico dei canali di opposizione è ormai abituato a bypassare le restrizioni, grazie all’uso di VPN e altre soluzioni. Di conseguenza, il piano del Cremlino sta fallendo, almeno per il momento. Tuttavia, le autorità russe stanno già considerando la fase successiva: il blocco completo e definitivo di YouTube in tutto il Paese.