Un prestigio italiano, anzi napoletano, quello rappresentato da Yamamay che a Capri festeggia 25 anni di attività ora sotto la guida di Gianluigi Cimmino, che deve il nome al padre Luciano Cimmino ispirato dal più pregiato baco da seta giapponese, Bombix; nome palindromo, che si legge anche al contrario e porta fortuna, che per un napoletano tradizionalmente scaramantico non è poca cosa.
Il brand dell’intimo trova infatti nel capoluogo campano la sua terra di elezione, un luogo fatto di ingegno, fantasia e grande operosità, a sfatare luoghi comuni che non trovano alcun riscontro in una grande tradizione industriale e manufatturiera.
Capri è il palcoscenico ideale per festeggiare un quarto di secolo di attività, l’isola delle vacanze, della spensieratezza, della moda, dello sport e del divertimento che tributerà i giusti onori non solo a Yamamay ma anche all’altro marchio Carpisa. Festeggiamenti accompagnati dalle giuste note, perché Cimmino e i suoi soci Maurizio e Raffaele Carlino hanno deciso di sostenere il movimento musicale che si sta generando a Napoli e che potrebbe aiutare i giovani che cercano un futuro fatto di percorsi positivi.
Il successo di Yamamay si deve anche alla curiosità di Gianluigi Cimmino che appena laureato è partito per gli Stati Uniti dove ha studiato un brand di grande successo come Victoria’s Secret e, mutatis mutandis, ne ha tratto ispirazione convincendo il padre a seguirlo, a Busto Arsizio, per intraprendere questa nuova avventura. A giudicare dai primi 25 anni mai scelta fu più azzeccata.