Truth Social, la piattaforma fondata da Donald Trump dopo essere stato bannato da Twitter nel 2021, sta affrontando un momento di grande incertezza. Nata come alternativa per i sostenitori dell’ex presidente, Truth Social ha rapidamente attirato l’attenzione del mondo finanziario, raggiungendo a giugno una valutazione di ben 6 miliardi di dollari. Una cifra che ha suscitato perplessità tra molti analisti e non solo, tra cui Reid Hoffman, co-fondatore di LinkedIn e noto donatore del partito democratico, che ha definito il valore del titolo “assurdamente fuori dalla normalità”.
Un futuro incerto
Nonostante l’euforia iniziale, il titolo di Truth Social ha subito una significativa flessione, perdendo circa un terzo del suo valore nelle settimane recenti. Le cause sono molteplici, incluse le difficoltà crescenti nella campagna elettorale di Trump e l’intervista con Elon Musk su X (ex Twitter).
Ma se la piattaforma è nata come risposta al ban subito su Twitter, oggi il suo futuro appare incerto. Con il ritorno di Trump su X, avvenuto recentemente con alcuni post per promuovere l’intervista, Truth Social rischia di perdere la sua principale attrazione: l’esclusiva dei “tweet” del tycoon. Questo ritorno potrebbe infatti minare l’interesse per la piattaforma, già gravata da perdite significative. Solo nell’ultimo trimestre, il Trump Media & Technology Group, l’azienda madre di Truth Social, ha registrato un rosso di 16,4 milioni di dollari, a fronte di entrate di poco superiori agli 800 mila dollari.
Una possibile fusione con X
Oltre a questi problemi finanziari, emerge un ulteriore interrogativo: quale sarà il destino di Truth Social? Secondo fonti del Washington Post, Trump avrebbe sondato la possibilità di vendere la piattaforma a Musk già l’estate scorsa, un’opzione che potrebbe essere tornata sul tavolo dopo il recente incontro. L’idea di una fusione tra Truth Social e X è stata anche alimentata da un post su X di Adrian Dittmann, per molti il profilo non ufficiale di Musk, che ha sollevato la possibilità di una fusione tra le due piattaforme in cambio di una quota in X Corp.
In questo scenario, gli investitori di Truth Social potrebbero vedere con favore una fusione, soprattutto in vista della scadenza a settembre del periodo che impedisce a Trump di vendere le sue azioni. Una operazione che potrebbe offrire una via d’uscita finanziaria per una piattaforma che, nonostante il clamore iniziale, sembra sempre più in difficoltà.
Il futuro di Truth Social, quindi, rimane avvolto nell’incertezza. Da un lato, le sue prospettive economiche appaiono cupe; dall’altro, la piattaforma potrebbe ancora giocare un ruolo chiave in una eventuale alleanza strategica con X.
La domanda che tutti si pongono ora è: quale sarà il prossimo passo per Truth Social, e a cosa servirà realmente in un mondo dove Trump è tornato a twittare?