Quando la rivista WIRED ha contattato X per un commento sulla situazione in Brasile, la risposta è arrivata da Michael Abboud, direttore generale della società di consulenza e pubbliche relazioni di stampo conservatore chiamata Targeted Victory. Secondo il suo profilo LinkedIn, Abboud ha lavorato per il Dipartimento di Stato durante l’ultimo anno dell’amministrazione Trump e ha svolto il ruolo di addetto stampa per la campagna dell’ex presidente della Camera, Kevin McCarthy.
Questo dettaglio è rilevante perché evidenzia i legami politici di Elon Musk, il proprietario di X, che negli ultimi mesi ha reso sempre più esplicite le sue opinioni politiche. A luglio, subito dopo il tentato assassinio dell’ex presidente Donald Trump, Musk ha dichiarato di sostenere la sua candidatura alla presidenza e l’intenzione di creare un political action committee (PAC), cioè un comitato che raccoglie fondi per finanziare il candidato repubblicano di 45 milioni di dollari al mese (successivamente ha ritrattato l’importo esatto).
Anche Meta ha collaborato con Targeted Victory
X non è la prima azienda tecnologica a collaborare con Targeted Victory. Nel 2022, un’inchiesta del Washington Post ha rivelato che Meta aveva ingaggiato la società per organizzare una campagna volta a influenzare negativamente l’opinione pubblica su TikTok. La strategia di comunicazione puntava a presentare TikTok, di proprietà della cinese ByteDance, come una minaccia per la privacy degli americani e per la salute mentale di adolescenti e bambini.
X, dalla risposta automatica alla risposta di Targeted Victory
La risposta via email da Targeted Victory per conto di X assume una rilevanza particolare, poiché solitamente i giornalisti ricevono poche risposte dall’ufficio stampa della piattaforma. Dopo l’acquisizione di Twitter nel 2022, una delle prime mosse di Elon Musk fu il licenziamento di una parte considerevole dei 6.000 dipendenti, colpendo non solo il team che si occupava di moderare discorsi di odio e disinformazione, ma anche l’intero reparto comunicazione. Per quasi un anno, la risposta automatica dei team stampa era semplicemente un’emoji di escremento, sostituita solo di recente dal messaggio: “Ora siamo occupati, riprova più tardi.”
La crisi di X e Musk
X ed Elon Musk stanno attraversando un momento particolarmente difficile per quanto riguarda l’opinione pubblica. Infatti, recentemente, X ha violato un’ordinanza della Corte Suprema Elettorale del Brasile, che ad aprile aveva ordinato la rimozione di alcuni account e contenuti ritenuti responsabili di disinformazione sulle elezioni del Paese. In risposta, il giudice Alexandre de Moraes ha ordinato il blocco dell’accesso alla piattaforma in Brasile, il terzo mercato più grande per X. Musk, negli ultimi mesi, ha criticato duramente Moraes online, definendolo un dittatore, accusando la corte di censura e paragonandolo al malvagio Voldemort di Harry Potter.
Nel frattempo, Nick Pickles, head of global affairs di X, ha annunciato le sue dimissioni. Dall’altro lato, gli investitori stanno esprimendo preoccupazione per le performance in borsa della società, che si stanno rivelando ben al di sotto delle aspettative.