Il World News Media Congress 2024 è il convegno annuale organizzato da WAN-IFRA in cui giornalisti, editori e appassionati del settore si incontrano per condividere le proprie esperienze editoriali e trarne ispirazione da altri. E’ un evento mondiale dove partecipano centinaia di media, che promuove l’innovazione, la collaborazione e la libertà di stampa, grande assente l’Italia.
Quest’anno l’evento si è tenuto a Copenaghen, il prossimo anno per chi fosse interessato sarà in Polonia, in collaborazione con la Danish Media Association. La Danimarca, classificata al terzo posto nel World Press Freedom Index del 2023 e al secondo nel World Happiness Report, è famosa per la sua società liberale e per essere un leader mondiale in sostenibilità.
Secondo quanto riportato da Fabio Ciucci in un articolo su Dagospia, il contesto in cui si muove il World News Media Congress è di grande stimolo per i partecipanti. Lo scopo è quello di mantenere vivo il settore dell’informazione consapevoli delle quotidiane sfide che li attendono.
Gran parte degli interventi sono estremamente chiari e pragmatici si riportano esperienze concrete senza tralasciare i problemi. Ciò crea una sorta di orgoglio collettivo di settore che porta a ragionare insieme sulle criticità del sistema e le possibili soluzioni.
Il caso dell’editore Funke
Come nel caso di Funke un editore tedesco di quotidiani e periodici, il quale ha parlato della propria situazione dichiarando di aspettarsi una riduzione per il 2030 di due terzi della versione cartacea.
Per arginare perdite economiche ingenti in azienda stanno preparando un piano quinquennale di investimento, tuttavia non abbandoneranno il cartaceo fino a quando non andranno in perdita.
Ovviamente le decisioni che Funke dovrà prendere considerano il digitale, ma come una delle possibili modalità di crescita non l’unica. Dopo essere finiti vittima di un grave attacco informatico nel 2020 l’azienda ha deciso di considerare tutte le opzioni di sviluppo editoriale.
L’AI anche in questa occasione è stata protagonista, le analisi e i panel sull’argomento sono stati esaustivi e puntuali, non hanno tralasciato il bello e il brutto di questa innovativa tecnologia. Un approccio molto realistico di ciò che di buono l’intelligenza artificiale ha da offrire al settore. Chissà l’Italia partecipi l’anno prossimo con qualche grosso gruppo editoriale e non impari qualcosa.