Le tematiche ESG (Environmental, Social, Governance), un tempo pilastri del settore finanziario per il loro impatto positivo e sostenibile, stanno vivendo un momento di crisi. Il nuovo documentario del Financial Times, intitolato “Who killed the ESG party?”, esplora le dinamiche che hanno portato al rallentamento di questo movimento globale, un tempo celebrato e ora in fase di rivalutazione.
Il documentario traccia un percorso chiaro attraverso le fasi di ascesa e declino degli investimenti ESG, a partire dall’entusiasmo crescente nel 2019, culminato durante l’evento della COP26 nel 2021. Questo picco è stato seguito da una serie di sfide significative, tra cui la maggiore politicizzazione di queste tematiche e l’impatto dell’invasione dell’Ucraina, che hanno spinto molti investitori a riconsiderare le loro priorità.
Il conflitto in Ucraina e la politicizzazione delle tematiche ESG
Il conflitto in Ucraina viene descritto come un duro “reality check” per gli investitori, che hanno dovuto confrontarsi con la necessità di una maggiore sicurezza energetica rispetto agli investimenti green. Un altro effetto della guerra è stato l’inclusione del settore della difesa nei portafogli ESG per il suo ruolo nel mantenere la società al sicuro, che a sua volta ha causato un aumento delle richieste di riforma di questi rating.
Il documentario racconta anche l’intensa politicizzazione delle tematiche ESG negli Stati Uniti, con alcuni leader politici repubblicani che hanno addirittura inserito alcuni fondi ESG in una sorta di black list, contribuendo a un clima di sfiducia e di dibattito acceso su questi temi.
Un altro problema critico discusso è il fenomeno del greenwashing, che ha messo in discussione la strategia sulla sostenibilità e la rispettiva comunicazione delle aziende.
Ottimismo sul futuro degli investimenti ESG
Nonostante le numerose sfide, il documentario conclude sostenendo che la direzione a lungo termine rimane quella di un’economia più verde. Volti noti come Nicolai Tangen, CEO del Fondo sovrano norvegese, e Tariq Fancy, ex dirigente di BlackRock, parlano di ottimismo sul futuro degli investimenti ESG, sottolineando la necessità di un approccio equilibrato e di lungo termine.
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