Si preannunciano delle elezioni all’ultimo voto negli Stati Uniti, la campagna elettorale è spietata e i candidati non risparmiano colpi. Il pericolo di un ritorno sulla scena politica di Donald Trump è più che mai concreto, visti gli ultimi sondaggi. Per arginare questa eventualità un gruppo di imprenditori della Silicon Valley ha trovato un accordo con il partito democratico e i suoi candidati alla Camera per elaborare una concreta strategia di marketing in occasione delle elezioni presidenziali.
Sappiamo bene che le campagne elettorali ormai si giocano sui social e veicolare bene i messaggi è diventato fondamentale per i partiti, tuttavia ancora oggi non esiste una strategia completa ed efficace ad affiancare i team di comunicazione.
La strategia di Tech for Campaigns
Tech for Campaigns è nata dalla consapevolezza dei suoi fondatori che la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali del 2016 fosse in parte dovuta alla sua strategia sui social media. Ma il gruppo, che conta come ex donatori Sam Altman di OpenAI , il co-CEO di Netflix Greg Peters ed ex dirigenti senior di Meta, sostiene che prendere di mira gli elettori indecisi sarà la chiave per difendere la maggioranza democratica al Congresso.
Il gruppo Tech for Campaigns sta sostenendo così campagne marketing in otto Stati, dove spera di difendere la maggioranza alla Camera in favore dei democratici, e in cinque Stati repubblicani dove mira a ribaltare il risultato.
Secondo un rapporto di Tech for Campaigns, nel 2022, i partiti durante la campagna elettorale hanno destinato circa il 28% del loro budget pubblicitario al digitale; cifra quasi insignificante se la paragoniamo alle strategie di alcune aziende che hanno investito il 72% del loro budget in digital marketing.
Dal 2020, Tech for Campaigns ha testato più di 500 messaggi diversi in tutto il Paese. Gli annunci spesso incoraggiano gli utenti a visitare un sito web che li guida attraverso il processo di registrazione alle liste elettorali nel loro Stato.
Le campagne pubblicitarie hanno incoraggiato più di 500.000 persone under 35 a votare per posta. Hanno anche reclutato micro-influencer per pubblicare video sponsorizzati sui social media indirizzati verso elettori democratici e che potrebbero non andare a votare.
Gli investimenti previsti
Quest’anno, il gruppo prevede di spendere fino a 15 milioni di dollari per il suo programma di affluenza alle urne.
“Le campagne elettorali combattute sono decise dall’affluenza alle urne“, ha detto in un’intervista la co-fondatrice di Tech for Campaigns Jessica Alter. “Anche se siamo tutti favorevoli all’invio di materiale informativo per posta e al porta a porta, sappiamo che abbiamo bisogno di un approccio diverso per ottenere un risultato diverso”.
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