A due settimane dalla vittoria, Donald Trump non ha ancora tenuto una conferenza stampa ufficiale. Il presidente eletto ha preferito fare annunci sulle piattaforme social per comunicare le nuove nomine della sua amministrazione, una novità rispetto alle transizioni presidenziali passate. Allo stesso tempo, Fox News ha ulteriormente rafforzato il proprio ruolo, con diversi volti del network di Rupert Murdoch nominati in ruoli di rilievo.
Anche figure come Elon Musk, proprietario di X (ex Twitter), stanno emergendo sempre più come attori chiave nell’ecosistema mediatico di destra, sollevando interrogativi sul futuro della comunicazione e del giornalismo negli Stati Uniti, e non solo.
L’importanza di un media libero e imparziale
Dopo le elezioni, Trump ha partecipato solo a poche interviste one to one e ha tenuto un unico discorso pubblico a Mar-a-Lago. In un’intervista a Fox News Digital, ha sottolineato l’importanza di un media libero e imparziale “per rendere l’America di nuovo grande”.
Questo approccio rappresenta una differenza significativa rispetto ad altri presidenti eletti. Barack Obama, ad esempio, rispose alle domande dei giornalisti ben 18 volte durante la transizione, mentre George W. Bush lo fece 11 volte. Anche rispetto alla sua prima transizione nel 2016, quando il team di Trump organizzava briefing quotidiani per i media, c’è un cambiamento evidente.
Fox News
Il canale televisivo noto per il suo sostegno a Donald Trump sta vivendo un momento di gloria dopo la vittoria del tycoon. Tra i membri della nuova amministrazione ci sono diversi volti legati al network, tra cui Pete Hegseth, co-conduttore di Fox & Friends Weekend, che sarà il prossimo Segretario della Difesa, nonostante la mancanza di esperienza militare di alto livello, e John Ratcliffe, spesso ospite della rete, che sarà il direttore della CIA.
Fox News ha affrontato diverse sfide recentemente come la controversia con Dominion Voting Systems e la perdita di ascolti a favore di concorrenti come NewsMax e OANN. Ma ora sembra godere di una nuova centralità grazie al ritorno di Trump.
Fox News, infatti, rimarrà il megafono principale del “Trumpismo“, con programmi che promuovono teorie come la “sostituzione demografica” e il negazionismo elettorale, abbandonando il ruolo di watchdog.
Trump-Fox funziona?
Trump trova in Fox News un canale che amplifica il suo messaggio senza filtri, mentre la rete ottiene ascolti record grazie alle dichiarazioni controverse e spesso inaccurate del nuovo inquilino della Casa Bianca. Questa nuova vecchia alleanza, sostengono diversi esperti, rischia di danneggiare il pubblico, sottraendo spazio a un giornalismo critico e responsabile.