Confindustria Professioni e Management, neonata Federazione che registra una crescita importante in termini di rilevanza economica, ha dato oggi il benvenuto a UNA – Aziende della Comunicazione Unite nella propria compagine.
La Federazione raccoglie le imprese di servizi head made, ossia a matrice intellettuale, all’interno del Consiglio Generale di Confindustria, creando un ecosistema solido e consistente sotto il segno di valori condivisi e favorendo l’integrazione delle diverse competenze professionali, contribuendo così allo sviluppo di un tessuto industriale e sociale resiliente e sostenibile.
“La nostra volontà con Confindustria Professioni e Management è quella di crescere costantemente, aprendo le porte a tutte realtà che rappresentano il mondo dei servizi a capitale intellettuale e che condividano gli obiettivi comuni delle nostre associazioni, che coincidono pienamente con quelli del Sistema Confindustria che ha voluto fortemente la nascita di questa nuova Federazione. Il nostro primo obiettivo sarà quello di diventare un interlocutore strategico per le istituzioni ed i nostri stakeholder, avendo così un ulteriore impatto su tutti i settori industriali, attraverso l’aumento della competitività dei nostri professionisti e incidendo favorevolmente sullo sviluppo e la promozione del sistema Paese”, spiega Giorgio Lupoi, Presidente Confindustria Professioni e Management e Presidente OICE.
“In questi anni, UNA è cresciuta molto grazie alle tante attività associative, alle numerose adesioni di aziende e alle decisioni importanti prese coraggiosamente a livello nazionale e territoriale”, ha dichiarato Davide Arduini, Neo Vicepresidente Confindustria Professioni e Management e Presidente di UNA – Aziende della Comunicazione Unite. “Per questo, sentiamo la necessità come associazione di giungere a un nuovo livello di rilevanza che sia espressione di questa evoluzione. La nuova Federazione è infatti rappresentativa di questo upgrade che UNA è pronta a sostenere, attraverso nuove sfide e obiettivi più ambiziosi, come quello di ricoprire un ruolo distintivo e decisivo nella politica economica del Paese”.