Trump vuole “sistemare la stampa”

Di il 17 Ottobre, 2024
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A poche settimane dal voto, Trump si dice pronto a usare il potere per piegare i media alla sua volontà

A poche settimane dalle elezioni, Trump intensifica i suoi attacchi contro chiunque intralci il suo cammino verso la Casa Bianca, definendo avversari politici e media “criminali”. I suoi sostenitori più fedeli condividono le accuse, mentre altri le liquidano come parte di una retorica innocua e irrealizzabile. Tuttavia, Trump ha già dimostrato di avere a disposizione degli strumenti efficaci: il potere regolatorio e la manipolazione della stampa.

“Dobbiamo sistemare la nostra stampa, perché abbiamo una stampa corrotta”

In una recente intervista su Bloomberg, il celebre giornalista John Micklethwait ha chiesto al tycoon cosa ne pensasse della possibilità di smembrare Google, un obiettivo perseguito dall’amministrazione Biden per motivi economici. Trump ha chiarito che i suoi criteri decisionali sono puramente politici:

“Google si è comportato male con me. Molto male. Posso dirlo da questo punto di vista. In altre parole, se ho 20 notizie positive e 20 negative, e tutti dovrebbero avere lo stesso trattamento, vedrete solo le 20 negative. Ho chiamato il capo di Google l’altro giorno e ho detto: ‘Sto ricevendo molte notizie positive ultimamente, ma non le trovi su Google. Penso sia tutto truccato. Credo che Google sia truccato’. Penso che sia una minaccia. Penso che tutto sia una minaccia. Non c’è nulla che non sia una minaccia. A volte devi affrontare queste minacce.

L’ex coinquilino della Casa Bianca ha concluso dicendo:

 “Questa è la cosa che dobbiamo davvero sistemare, dobbiamo sistemare la nostra stampa, perché abbiamo una stampa corrotta.”

Trump contro la stampa: non è una novità

Trump ha cercato di “sistemare la stampa” durante il suo primo mandato esercitando pressioni sui media. Tra le tante iniziative, ha bloccato una fusione che avrebbe favorito la CNN e ha negato un contratto redditizio del Pentagono ad Amazon (il cui proprietario, Jeff Bezos, è editore del Washington Post) per punire i proprietari dei media indipendenti. 

Il dibattito sull’autoritarismo di Trump è spesso polarizzato tra chi lo dipinge come la reincarnazione di Hitler e chi, invece, minimizza il rischio che rappresenta. Tuttavia, il messaggio che trasmette è chiaro: vendetta contro chiunque lo ostacoli. Se rieletto, avrebbe tutti i mezzi per abusare del proprio potere.

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