Trump potrebbe salvare TikTok in America

Di il 13 Novembre, 2024
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Il presidente eletto ha promesso di "salvare" l'app di video brevi che rischia di essere vietata negli Stati Uniti a seguito di una legge firmata da Biden

Il nuovo presidente americano cercherà di bloccare il divieto di TikTok negli Stati Uniti. Attualmente, l’app di video brevi, di proprietà di ByteDance, deve trovare un acquirente preferibilmente americano entro gennaio per evitare il divieto, secondo un decreto firmato da Biden. Sebbene Trump abbia in passato cercato di bloccare l’app per motivi di sicurezza nazionale, negli ultimi mesi ha cambiato posizione, riconoscendo TikTok come un potente strumento politico. 

Kellyanne Conway, che ha guidato la prima campagna presidenziale di Trump, sostiene che “Trump ha riconosciuto fin dall’inizio che i democratici sono il partito dei divieti — automobili a benzina, sigarette al mentolo, sigarette elettroniche, cannucce di plastica e TikTok — e lascerà che siano loro a detenere quello spazio di anti-libertà individuale”

Sebbene il nuovo inquilino della Casa Bianca non abbia ancora fatto alcuna dichiarazione pubblica in merito, alcuni consiglieri si aspettano che intervenga a favore di TikTok. Trump, infatti, ha promesso già durante la campagna di proteggere l’app.

 

@realdonaldtrumpNo Tax on Tips!♬ original sound – President Donald J Trump

Come può salvare TikTok

La scadenza prevista dalla legge per il proprietario cinese di TikTok, ByteDance, è fissata al 19 gennaio, il giorno prima della proclamazione di Trump. Tuttavia, l’azienda ha contestato il divieto ritenendolo incostituzionale, e anche se TikTok non dovesse vincere, la causa legale potrebbe allungarsi nel tempo, dando a Trump maggiore libertà di manovra. 

La legge, chiamata “Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act”, infatti, concede al presidente il potere di estendere il termine di 90 giorni se l’amministrazione ritiene che sia stato fatto “un progresso significativo” verso una vendita. Trump potrebbe spingere il Congresso ad abrogare la legge o a incoraggiare il suo procuratore generale a non applicarla, secondo Alan Rozenshtein, ex consigliere per la sicurezza nazionale del Dipartimento di Giustizia. 

Se Trump cercasse di fermare il divieto, ciò rappresenterebbe un significativo cambiamento di politica per un presidente che non ha mai perso occasione per attaccare la Cina. 

Tuttavia, abrogare completamente la legge lascerebbe TikTok sotto il controllo di ByteDance e ciò potrebbe riaccendere le preoccupazioni a Washington, anche tra i principali repubblicani, sulla potenziale influenza della Cina sull’app. ByteDance nel 2022 ha proposto all’amministrazione Biden una soluzione, conosciuta come Progetto Texas, che avrebbe concesso al governo degli Stati Uniti un enorme potere sulla sua forza lavoro e sulle sue infrastrutture in cambio di poter continuare a operare negli Stati Uniti; un compromesso che l’amministrazione ha rifiutato. ByteDance ha detto che la proposta è ancora sul tavolo, e l’amministrazione Trump potrebbe accettarla come parte di un potenziale compromesso. 

I fedelissimi di Trump sono a favore del divieto

Le prime nomine di Trump per i posti di sicurezza nazionale nel suo secondo mandato includono coloro che hanno sostenuto il divieto di TikTok. La sua scelta per il segretario di stato è il senatore Marco Rubio, che nel 2022 ha scritto sul Washington Post che TikTok dava al governo cinese “una capacità unica di monitorare” i teenager americani. Anche la scelta di Trump per la segretaria della sicurezza interna, la governatrice del South Dakota Kristi Noem, ha sostenuto il divieto di TikTok sui dispositivi del governo.

Trump ha condiviso alcune preoccupazioni durante il suo primo mandato, firmando anche un ordine esecutivo nel 2020 che dichiarava TikTok una “emergenza nazionale” e avvertiva che avrebbe permesso alla Cina “di tracciare la posizione dei dipendenti federali, costruire dossier di informazioni personali per il ricatto e condurre spionaggio industriale”. La sua amministrazione ha anche cercato di favorire una vendita dell’ultimo minuto di TikTok in un processo guidato dall’allora segretario al Tesoro Steven Mnuchin, ma non ha avuto esito positivo — e successivamente Mnuchin ha dichiarato il suo interesse ad acquisire una parte della compagnia.

Adesso TikTok è nelle mani di Trump

Negli ultimi mesi, Trump ha moderato le sue opinioni nei confronti dell’app dei video brevi, rompendo con il suo partito e difendendo l’app. Il presidente ha sostenuto che un divieto non farebbe altro che avvantaggiare il rivale di TikTok, Facebook, che ha accusato di aver “imbrogliato nelle elezioni [del 2020, ndr]” e di essere un “vero nemico del popolo”. Inoltre, Trump ha detto ai suoi consiglieri di essere impressionato dalla sua popolarità sull’app di video brevi e di riconoscere che si tratta di un importante asset politico.

Nel frattempo, il sostegno a un divieto di TikTok è crollato, anche tra i repubblicani, passando dal 50% dell’anno scorso al 32% di quest’estate, secondo i dati di settembre del Pew Research Center.

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