Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un decreto esecutivo per istituire un fondo sovrano negli Stati Uniti che potrà giocare un ruolo importante nell’accordo finalizzato a mantenere TikTok operativo nel Paese.
Nell’annunciare la sua decisione, Trump ha evidenziato la necessità di un fondo di investimento nazionale, uno strumento di investimento pubblico di proprietà dallo Stato,citando l’esempio del Public Investment Fund dell’Arabia Saudita.
Trump non ha comunque fornito dettagli precisi su come il fondo potrebbe essere coinvolto nella potenziale acquisizione di TikTok.
“Stiamo valutando diverse opzioni per TikTok, potremmo concludere un accordo oppure no. Se troviamo la soluzione giusta, lo faremo”, ha affermato Trump. “Abbiamo il diritto di farlo e potremmo includerlo nel fondo sovrano”, ha poi aggiunto.
Il retroscena
TikTok è stato al centro di un intenso dibattito sulla sicurezza nazionale negli Stati Uniti.
Le autorità americane sono preoccupate per la gestione dei dati degli utenti da parte della sua società madre cinese, ByteDance, portando allo scenario attuale del possibile ban di TikTok negli Stati Uniti.
Il giorno del suo insediamento, il 20 gennaio, Trump ha firmato un provvedimento che consente a TikTok di continuare a operare negli Stati Uniti per altri 75 giorni e sta ora cercando un’intesa che coinvolga investitori americani.
Ha proposto la creazione di una joint venture in cui il governo di Washington avrebbe il 50% delle quote, sebbene non sia chiaro come ciò potrebbe avvenire.
Il legame tra TikTok e il fondo sovrano proposto da Trump non è ancora chiaro – sottolinea il Wall Street Journal – ma potrebbe rappresentare una nuova strategia per regolamentare le piattaforme digitali straniere negli Stati Uniti.
L’iter
L’ordine esecutivo incarica il Dipartimento del Tesoro e il Dipartimento del Commercio di avviare le procedure per la creazione del fondo.
Durante l’annuncio, Trump era affiancato dal Segretario al Tesoro Scott Bessent, dal candidato Segretario al Commercio Howard Lutnick e dal fondatore di Oracle Larry Ellison.
La vera novità degli ultimi giorni è stata la presenza del magnate dei media conservatori Rupert Murdoch proprietario di NewsCorp – editore del Wall Street Journal – e di Fox, che ha avuto in passato un rapporto contrastante con Trump.
“Puntiamo a rendere operativo il fondo entro 12 mesi”, ha dichiarato Bessent.
Ha inoltre sottolineato che il fondo adotterà le migliori pratiche internazionali e includerà una combinazione di asset liquidi e beni patrimoniali nazionali.
Le sfide
La creazione di un fondo sovrano negli Stati Uniti presenta diverse sfide.
Diversamente da altri paesi che finanziano i propri fondi con le entrate derivanti dalle risorse naturali, gli Stati Uniti devono affrontare significativi deficit di bilancio e commerciali.
Inoltre, c’è la concorrenza serrata del mercato finanziario privato americano, già molto sviluppato e in grado di offrire agli investitori opportunità di finanziamento per le stesse iniziative economiche che il fondo statale vorrebbe supportare.
In passato, Trump aveva ipotizzato che questo strumentopotesse essere finanziato con le entrate generate dai dazi doganali. Ma resta da vedere se questa strategia potrà fornire risorse sufficienti per la creazione e il funzionamento del fondo.
Un progetto da definire
L’istituzione di un fondo sovrano negli Stati Uniti potrebbe rappresentare un’importante novità nella gestione delle risorse nazionali e nelle strategie di investimento pubblico.
Tuttavia, restano molte incertezze, tra cui le fonti di finanziamento e il ruolo che il fondo effettivamente rivestirà nell’economia del Paese.
Nei prossimi mesi, il Tesoro e il Dipartimento del Commercio dovranno delineare i dettagli operativi e valutarne l’impatto, mentre il dibattito politico e finanziario sulla fattibilità di questo veicolo di investimento continuerà ad alimentare il dibattito pubblico negli Stati Uniti.