Trends – Strategie di posizionamento

Di il 19 Aprile, 2024
Un think tank per posizionare l’India al centro del mondo. I giornali di Alden si schierano contro Google. Perdere peso è una cosa da uomini?

1.Un think tank per posizionare l’India al centro del mondo

Nonostante la pressione delle autorità statali indiane sui centri di ricerca indipendenti, il miliardario Gautam Adani sta creando un think tank che si concentrerà sul clima e sulla politica internazionale e che avrà sede a Nuova Delhi.

Chintan Research Foundation – questo sarà il nome – cercherà di attrarre finanziamenti esteri e di espandersi nelle principali città indiane – tra cui Mumbai e Bangalore – così come a Washington e forse a Londra. Adani vuole creare un “think tank di livello mondiale” che possa contribuire a orientare la ricerca e le narrazioni “che tengano in considerazione il sud del mondo”.

I piani del miliardario, che ha legato i suoi interessi commerciali agli obiettivi di sviluppo dell’India, stanno così assecondando il desiderio del primo ministro Narendra Modi di posizionare il suo Paese come leader e voce dei paesi in via di sviluppo.

L’iniziativa di Adani prende vita in un contesto di repressione delle associazioni di beneficenza e le ong, strettamente monitorate dal Ministero degli Interni indiano. Ne sono un esempio il “Center for Policy Research”, think tank molto apprezzato che ha criticato la politica governativa, “Oxfam India” e la “Independent and Public-Spirited Media Foundation”, che finanzia il giornalismo. Tutte realtà sottoposte a continui controlli fiscali.

C’è chi sostiene che Adani stia cercando di ricostruire la propria immagine internazionale dopo le accuse – provenienti dall’Hindenburg Research – di frodi aziendali e manipolazione del prezzo delle azioni.

Il mese scorso ha aperto la “Adani Green Energy Gallery” al Museo della Scienza di Londra e, a margine dell’evento, ha dichiarato al Financial Times di valutare potenziali investimenti nel Regno Unito, in particolare nella tecnologia. Tuttavia, il suo obiettivo principale rimane il mercato indiano. E, per l’appunto, è stato accusato di greenwashing.

 

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