Trends – CrowdStrike a lezione di comunicazione di crisi

Di il 26 Luglio, 2024
CrowdStrike comunicazione di crisi
Le critiche più dure al bug di CrowdStrike si sono concentrate sulla pessima comunicazione di crisi dell'azienda. LinkedIn non è una piattaforma di intrattenimento. X rimane il social più influente, anche per i democratici

1. La reputazione di CrowdStrike in tilt

La comunicazione può salvare anche da un “blackout”. Avrebbe dovuto saperlo George Kurtz, amministratore delegato di CrowdStrike (software di cybersecurity), quando la scorsa settimana si è verificata un’interruzione globale dei servizi digitali che ha colpito compagnie aeree, istituzioni finanziarie e strutture mediche, causando notevoli perdite economiche. Ma le critiche più dure si sono concentrate sulla gestione della crisi da parte di Kurtz.

Le sue dichiarazioni iniziali, che descrivevano il problema e le aree colpite, sono state giudicate prive di empatia, indifferenti e senza scuse esplicite. Una comunicazione più umana avrebbe potuto mitigare i danni alla reputazione dell’azienda.

La risposta di Kurtz è stata contestata non solo per i contenuti, ma anche per le modalità. Non ha sfruttato appieno i social media, affidandosi invece a lunghe dichiarazioni contenenti gergo tecnico. Dei grafici, ad esempio, avrebbero potuto essere strumenti utili in questa crisi.

Esempi virtuosi sono stati Microsoft e Delta: i team di comunicazione hanno chiarito subito che il problema riguardava esclusivamente CrowdStrike. Il CEO di Delta, Ed Bastian, si è scusato pubblicamente e ha continuato a fornire aggiornamenti, dimostrando come saper comunicare durante una crisi.

In un mondo digitale, è fondamentale riconoscere tempestivamente le criticità, raccogliere informazioni dettagliate e comunicare chiaramente senza termini tecnici. È cruciale mantenere il pubblico informato anche dopo la risoluzione del problema, per ricostruire la fiducia e dimostrare impegno nel prevenire future interruzioni. Una risposta efficace alle crisi richiede trasparenza, empatia e un uso strategico dei media.

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