È quasi incredibile come le elezioni americane siano cambiate in una settimana. È incredibile anche la calma e la fiducia che gli elettori americani presenti a Milwaukee hanno mostrato durante il raduno dei Repubblicani, nel quale Donald Trump ha ufficialmente accettato la candidatura alla Casa Bianca.
I media di tutto il mondo presenti erano pronti alla lotta con il popolo MAGA, così come avvenuto in Pennsylvania appena una settimana prima; molte emittenti televisive, infatti, hanno aumentato la sicurezza attorno ai propri giornalisti. Invece, la presa del partito repubblicano è completa: non esistono dissidi né toni pieni di ira, solo fiducia e ottimismo.
La rabbia che aveva caratterizzato l’ultima grande convention di Trump nel 2016 a Cleveland lascia il posto a una festa spensierata e conciliatoria dei partecipanti. Tanta armonia non si vedeva forse dai tempi di Obama nel 2012 o Bush nel 2004.
Nemmeno all’esterno sono stati avvertiti momenti di tensione, i repubblicani sono totalmente fiduciosi nella vittoria del prossimo novembre. Fox, onnipresente sugli schermi televisivi, riporta che Joe Biden è senza amici né soldi, e che ha il COVID. All’interno della sala, i grandi schermi mostrano Trump che balla sulla canzone “YMCA” dei Village People. Il risultato è stato un ambiente mediatico conciliatorio, con i delegati felici di chiacchierare e i membri del Congresso e gli attivisti religiosi sciolti e loquaci.
La Convention procede in pieno stile trumpiano, con una vena di follia che serpeggia tra i messaggi, come il discorso di Donald Trump Jr., nel quale sosteneva che Barack Obama comanda segretamente l’America. I democratici si affidano ai voti degli immigrati illegali, secondo un cantante country vestito da Zio Sam. Questa campagna elettorale sembra, ancora una volta, cambiare rapidamente, e la polarizzazione della politica americana è ormai irreversibile.
Come sostiene Ben Smith, co-fondatore del Semafor, questa Convention trionfante consacra una nuova era per queste elezioni presidenziali. Dall’altro lato, una figura importante dei media conservatori che ha fatto pace con Trump ha scritto in un messaggio: “Mi chiedo se questo non sia il momento in cui gli Obama, i Clinton e l’establishment democratico accettino semplicemente che vincerà di nuovo e che non è un’aberrazione, ma una figura importante nella storia americana con cui devono trovare un modo per coesistere”.
Difficilmente vedremo un’altra campagna elettorale così sorprendente nei toni e nei colpi di scena.
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