Negli ultimi anni TikTok si è evolta fino a diventare molto più di una piattaforma per sfide di danza virali e video divertenti. Un fenomeno da non trascurare è l’aumento del numero di creator che danno consigli sulla ricerca del lavoro e sulle politiche aziendali in materia di trattamento dei dipendenti.
Mentre molti anni fa Google o YouTube erano il punto di riferimento per chiunque volesse ricevere consigli, la Gen Z oggi si rivolge a TikTok per tutti i loro dubbi, superando Google come motore di ricerca tra le generazioni più giovani.
#CareerTok è l’hashtag più cercato tra i giovani
L’hashtag #CareerTok conta attualmente oltre 1,5 miliardi di visualizzazioni, con contenuti che coprono ambiti differenti, dai suggerimenti per un colloquio, ai consigli sulla stesura della lettera di presentazione, alle tattiche di negoziazione e molto altro.
I video di CareerTok però non sono sempre visti di buon occhio, soprattutto dalle aziende. In particolare, i contenuti che raccontano storie di licenziamenti ingiustificati o traumatici hanno suscitato reazioni negative da parte di alcuni dirigenti più anziani.
Ciò che ovviamente preoccupa sono le ripercussioni legali che questa tendenza si porta dietro, sia per i top manager più scontrosi che possono incorrere in denunce, sia da parte degli utenti insoddisfatti i quali possono entrare in conflitto con le clausole di non divulgazione e riservatezza presenti nei contratti di lavoro.
Le motivazioni dietro il fenomeno
I contenuti relativi alla carriera lavorativa sono esplosi su TikTok per una serie di motivi: la pandemia, la recessione, il debito studentesco, l’inflazione e, più recentemente, i licenziamenti che hanno colpito quasi tutti i settori.
Dalle aziende tecnologiche allo sciopero degli scrittori nel settore dell’intrattenimento, è evidente che le persone si trovano ad affrontare un ambiente di lavoro precario ed in continua evoluzione. Prima della recessione, orientarsi nel mercato del lavoro e ottenere un colloquio era già difficile. Oggi sembra impossibile. In tutto questo tumulto, #CareerTok è diventato un luogo sicuro dove giovani possono orientarsi e non sentirsi soli o impreparati al mondo del lavoro.
La portata del fenomeno
Secondo quanto riportato da uno studio, quasi il 50% della generazione Z e dei millennial americani si è candidato a lavori settoriali grazie ad un’app di social media come TikTok. Analizzando ulteriormente le statistiche, il 62% degli appartenenti alla generazione Z e il 48% dei millennial hanno maggiori probabilità di candidarsi per lavori trovati sui social media piuttosto che altrove. Inoltre, il 49% della Gen Z e il 47% dei millennial hanno maggiori possibilità di entrare in contatto con colleghi e reclutatori online piuttosto che offline per quanto riguarda la ricerca di lavoro.
Ci piace pensare quindi che in un mercato del lavoro sempre più incerto e precario, i creator oltre vestiti e viaggi stiano aiutando un’intera generazione a raggiungere maggiori opportunità e perché no ad ottenere il lavoro dei loro sogni.