TikTok sta cambiando radicalmente il modo in cui i giovani comunicano, introducendo nuove parole e rielaborando vecchi termini con ironia. Con la maggior parte degli utenti nella fascia d’età 18-34 anni, TikTok si dimostra un terreno fertile per l’innovazione linguistica, dove neologismi e accenti emergono rapidamente, sfidando i tradizionali dizionari e ridefinendo il linguaggio contemporaneo.
Linguistica su TikTok
Il termine “demure”, un aggettivo usato in epoca vittoriana per descrivere una donna modesta, è tornato in voga grazie a TikTok dove si contano circa 800.000 post contrassegnati da questo hashtag. Inoltre, parole che erano in disuso come “coquette” stanno tornando di moda, mentre i colloquialismi sono in crescita: la Gen Z usa “yapping” al posto di “talking” e abbrevia “delusional” con “delulu”. Sono emerse anche nuove espressioni, come “skibidi”, un termine reso popolare da un meme, usato per esprimere “figo”, “cattivo” o “molto”, a seconda del contesto.
L’evoluzione della lingua sui social
Secondo Tony Thorne, direttore dell’Archivio di Slang e Nuovo Linguaggio al King’s College di Londra, ogni anno vengono create o ridefinite almeno 100 parole in inglese su TikTok. Inoltre, alcuni linguisti sostengono che la piattaforma non stia solo influenzando ciò che i giovani dicono, ma anche il modo in cui lo dicono: si sta diffondendo il cosiddetto “accento TikTok”, caratterizzato dall’“uptalk”, cioè un’intonazione che si alza alla fine delle frasi.
È emerso anche un codice linguistico, soprannominato “algospeak”, per evitare gli algoritmi di moderazione dei contenuti: i lavoratori del sesso sono chiamati “commercialisti” e si usa “seggs” invece di sesso.
Perché proprio su TikTok?
La trasformazione linguistica su TikTok è fortemente influenzata dall’età dei suoi utenti, la maggior parte dei quali ha tra i 18 e i 34 anni. Questo è rilevante perché, come sostiene il sociolinguista Christian Ilbury dell’Università di Edimburgo, “i giovani sono innovatori linguistici“. Ilbury descrive questo fenomeno come un “lavoro di identità linguistica“.
Inoltre, la piattaforma unisce gruppi di fan e comunità, da #kpopfans (amanti della musica pop coreana) a #booktokers (lettori accaniti). Questi gruppi sviluppano il loro gergo, come sostiene Adam Aleksic, linguista e influencer. Alcuni di questi slang riescono a entrare nel linguaggio comune, mentre altre espressioni derivano da altri contesti come per esempio dalla comunità afroamericana, che ha innovato e diffuso centinaia di termini inglesi nel corso degli anni, come il termine “cool“.
Questo dinamismo accelera l’evoluzione del linguaggio; tuttavia, l’Oxford English Dictionary (OED), riconosciuto come uno degli enti linguistici più autorevoli in Gran Bretagna, introduce nuove parole solo dopo un uso di circa cinque anni: un processo che risulta troppo lento per tenere il passo con il rapido sviluppo del linguaggio contemporaneo.