TikTok e il potere del linguaggio

Di il 30 Gennaio, 2025
TikTok free FMT
La piattaforma cinese influenza il modo di esprimersi, dagli accenti degli influencer all’algospeak, usato per aggirare la censura e mandare messaggi nascosti

TikTok non è solo una piattaforma di intrattenimento. È un laboratorio linguistico in continua evoluzione. Il social media cinese ha dato vita a nuovi modi di esprimersi, sia attraverso l’adozione di toni e accenti peculiari da parte degli influencer, sia tramite l’uso di algospeak, ovvero un linguaggio in codice nato per aggirare la censura a opera dell’algoritmo.

Dietro le parole

Chiunque cerchi “cute winter boots” sull’app cinese potrebbe aspettarsi video con consigli su calzature invernali alla moda. In realtà, questo termine non ha nulla a che fare con tutto ciò, ma è un esempio di algospeak su TikTok, scrive FastCompany.

Le parole in questione vengono utilizzate per affrontare il tema della resistenza contro le politiche di immigrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, senza incorrere in filtri e restrizioni da parte della piattaforma.

Il trucco consiste nel mascherare contenuti sensibili dietro espressioni apparentemente innocue.

@orangejulius314

Hey guys if you KNOW someone that might need cute winter boots send this to them or repost or save all the things 🙂 , winter is here so stay warm be safe #grwm #cutewinterboots #fyp

♬ original sound – Julio

In molti post, gli utenti mostrano dettagli di proteste, eventi recenti o persino istruzioni su come proteggersi da arresti legati all’immigrazione, utilizzando taccuini o fogli di carta per esprimersi.

Mentre le immagini scorrono, l’audio che si sente è spesso uno di tendenza o riferito alla cultura pop, come canzoni di Taylor Swift o Sabrina Carpenter, per aumentare la visibilità del video e fuorviare dal suo reale contenuto, così che non venga segnalato.

Quando gli utenti parlano di “stivaletti invernali carini” che proteggono le persone dall’ice – quindi dal ghiaccio -, in realtà vogliono fare riferimento all’agenzia federale per il Controllo dell’immigrazione e delle frontiere degli Stati Uniti, l’Immigration and Customs Enforcement. Ice, appunto.

Come riporta la Bbc, domenica sono stati effettuati quasi mille arresti di persone immigrate nel Paese, l’inizio dei massicci e controversi rimpatri promessi da Trump.

Da allora, gli agenti dell’Ice hanno ricevuto istruzioni dall’amministrazione Trump di aumentare il numero di arresti giornalieri, passando da poche centinaia a un minimo di 1.200.

Non è un caso isolato. L’uso del linguaggio in codice è sempre più diffuso sui social media.

“Sono di Singapore”

Un altro esempio di algospeak è “Senatore, sono di Singapore”, una frase detta dall’amministratore delegato di TikTok, Shou Chew, in risposta al senatore Tom Cotton che, mentre lo interrogava al Congresso, con le sue domande insinuava che Chew avesse qualche tipo di implicazione con il governo cinese.

Ora, gli utenti della piattaforma spesso scrivono questa frase nei commenti dei post per segnalare contenuti sensibili senza incorrere in censure.

Influencer di tutto, anche dell’accento

Se l’algospeak di TikTok è un linguaggio in codice per sfuggire alla censura, la cosiddetta influencer voice è invece una strategia per catturare l’attenzione del pubblico, riporta Fast Company.

Questa particolare cadenza, spesso caratterizzata da una tonalità crescente alla fine delle frasi – come se ogni affermazione fosse una domanda – e dal vocal fry, una voce bassa e roca, è ormai molto comune sulla piattaforma.

Sebbene per alcuni possa risultare fastidiosa, questa modalità di parlare ha uno scopo preciso.

Studi dimostrano che l’intonazione ascendente mantiene gli ascoltatori più coinvolti, spingendoli a rimanere sul video più a lungo.

In un ecosistema in cui l’algoritmo premia i contenuti con il maggior tempo di visualizzazione, gli influencer hanno perfezionato questo metodo per tentare di massimizzare i loro numeri. 

Non è quindi una sorpresa che tutti su TikTok sembrino parlare allo stesso modo. Ormai, i social media tendono a premiare più la conformità piuttosto che l’originalità.

E con il costante aumento di persone che si cimentano nel mestiere di creator digitale, il modo di parlare tipico di questo mondo si è evoluto al punto da infiltrarsi anche nella vita quotidiana.

Se qualcuno dovesse ritrovarsi a dire “cute winter boots” senza effettivamente voler parlare di scarpe o a concludere ogni frase come se fosse una domanda, forse sarebbe il momento che si conceda una pausa da TikTok.

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