Meta sta iniziando un nuovo percorso con Threads, il suo social network rivale di X (ex Twitter), che consente agli utenti di connettersi con chi utilizza altre piattaforme social, facendo un passo verso il “fediverso”. Una scelta che rappresenta una novità significativa nel panorama dei social media, che finora ha visto le piattaforme competere in un sistema chiuso.
Che cos’è il fediverso?
Il fediverso è una rete composta da server indipendenti che ospitano diverse piattaforme digitali. È un modello decentralizzato che permette agli utenti di interagire tra diverse piattaforme senza dover creare account separati per ciascuna (ad esempio posso interagire con un articolo o commento su The Verge tramite 404 Media). Le realtà all’interno del fediverso utilizzano standard comuni di comunicazione, come ActivityPub, che permettono a questi server indipendenti di “parlare” tra loro.
Il concetto alla base del fediverso è quello di offrire una maggiore autonomia e controllo agli utenti rispetto ai tradizionali social media centralizzati gestiti da grandi aziende, come Meta o ByteDance. Gli utenti possono scegliere il server che preferiscono in base alla community, alle regole o alla governance che meglio rispecchia le loro esigenze, mantenendo comunque la capacità di comunicare e interagire con utenti su altri server del fediverso.
Il risultato è un ambiente più personalizzabile e meno soggetto ai cambi di politica o agli algoritmi di una singola piattaforma, offrendo una versione di Internet più democratica e aperta.
In altre parole, il fediverso potrebbe rappresentare una rivoluzione per gli editori dopo vent’anni di dominio social e Threads si distingue come la prima grande app di una tech company statunitense a lanciare alcune funzionalità che aprono le porte a questa nuova realtà.
Un’integrazione graduale
Dall’inizio dell’anno, Meta ha già fatto passi avanti consentendo agli utenti di Threads di attivare un’impostazione che permette a chi utilizza altre app del fediverso di visualizzare, mettere “mi piace” e rispondere ai post. Ad esempio, un utente di Mastodon può seguire un utente di Threads e interagire con i suoi post senza dover abbandonare Mastodon.
Tuttavia, l’integrazione attuale è perlopiù unidirezionale: gli utenti di Threads non possono visualizzare i post provenienti da Mastodon o da altre app del fediverso. Per Mosseri, Head di Instagram, l’obiettivo è di integrare Threads completamente nel fediverso, ma servirà del tempo.
Verso un internet più aperto
Con questi passi, Meta sta cercando di avvicinarsi all’ideale sostenuto da alcuni esperti che immaginano un mondo in cui le reti social rivali permettano ai propri utenti di comunicare tra loro. Le tecnologie fondamentali di internet, come il World Wide Web e l’e-mail, sono state costruite su software chiamati “protocolli” che chiunque poteva utilizzare. Al contrario, i social media non si sono sviluppati in questo modo e le piattaforme si sono sempre impegnate a mantenere gli utenti all’interno delle loro app.
La nuova strategia di Meta
È sorprendente che Meta, un gigante tecnologico che ha plasmato il panorama social, sia il primo a sperimentare questa visione alternativa. Questa iniziativa potrebbe far parte di una strategia più ampia per abbracciare strategie più aperte nei mercati dove è in competizione con attori già affermati.
In un panorama affollato di alternative simili a Twitter, tra cui Mastodon e Bluesky, Threads si è rapidamente affermata come la principale alternativa a X, superando i 200 milioni di utenti attivi. Tuttavia, X rimane significativamente più grande, e Meta potrebbe vedere nella collaborazione con il fediverso un’opportunità per contrastare il dominio di X. Mosseri prevede un futuro più frammentato per i social media basati sul testo, dove Mastodon e Bluesky cresceranno insieme a Threads.
Meta potrebbe anche guadagnare un vantaggio per quanto riguarda i regolamenti delle autorità che richiedono spazi digitali comuni, una tendenza che sta emergendo in Europa. L’azienda ha già adottato misure simili per le sue app WhatsApp e Messenger per conformarsi alla legge europea sui mercati online.
Gli esperti del settore accolgono con un cauto ottimismo i tentativi di Meta di entrare nel fediverso. Secondo Johannes Ernst, un esperto di tecnologia della Silicon Valley, solitamente gli incumbents, cioè le aziende già consolidate nel settore, sono le ultimi a salire sul carro dell’open network, ma Meta sta mostrando una disponibilità inaspettata. Il fondatore di Mastodon, Eugen Rochko, ha espresso apprezzamento per gli sforzi di Threads, ma ha sottolineato che la piattaforma raggiungerà il suo pieno potenziale solo quando gli utenti di Threads potranno seguire e rispondere liberamente ai post degli utenti del fediverso.