Dopo aver donato oltre 5 milioni di sterline al partito laburista, Dale Vince è pronto a presentare la sua offerta per acquisire The Observer, storico periodico britannico edito dallo stesso gruppo del Guardian.
Guardian Media Group, la società che possiede le due testate e a sua volta controllata dal fondo Scott Trust, ha un accordo di massima per vendere il settimanale alla startup Tortoise Media. Qualcosa, però, non sta andando come previsto e secondo il Financial Times la trattativa, iniziata a settembre, sta rallentando.
Un giornale da comprare
Tortoise Media è una società fondata dall’ex direttore di BBC News e giornalista del The Times, James Harding. A oggi, è l’unica ad aver presentato un’offerta concreta per l’acquisto dell’Observer. Insieme a diversi investitori, Harding ha offerto un piano di investimenti di cinque anni da 25 milioni di sterline.
La redazione del settimanale non ha preso bene la possibilità di essere ceduta alla società di Harding e mercoledì 4 dicembre i giornalisti del gruppo del Guardian dovrebbero indire il primo di due scioperi. Secondo il FT, alcuni sono preoccupati per il loro lavoro, altri non sono convinti del piano finanziario presentato.
My friend warned me about those ‘small moments’ that cascade down the years. And that’s what the sale of the Observer feels like to both Guardian & Obs journalists: a warning, a threat, a bellwether of what’s to come. The erosion of the independent press. Oligarchic capture. pic.twitter.com/7uGcgbmo6D
— Carole Cadwalladr (@carolecadwalla) December 2, 2024
In ogni caso, le cose sono destinate a cambiare. In una lettera allo staff, i vertici di Guardian Media Group hanno scritto che la situazione attuale non è più sostenibile per l’azienda.
L’alternativa a Tortoise potrebbe essere proprio Vince, fondatore dell’azienda Ecotricity, attiva nel campo dell’energia rinnovabile, in particolare dell’eolico.
“Ci sono già troppi baroni dei media di destra che controllano cosa le persone leggono e sentono”, ha detto l’imprenditore, finanziatore del partito laburista inglese, aggiungendo che “nel caso ci dovesse essere un problema a chiudere l’accordo, vorrei avviare delle trattative”.
Per ora, comunque la soluzione più plausibile rimane la vendita a Tortoise. Un portavoce della società ha detto di essere ottimista e ha dichiarato che la nuova proprietà manterrebbe la versione cartacea del settimanale, dotandolo anche di una versione digitale autonoma.