In un’epoca in cui molte testate giornalistiche riducono sensibilmente le edizioni cartacee, The Atlantic va controcorrente aumentando il numero di edizioni stampate da dieci a dodici numeri all’anno. La celebre rivista, fondata 167 anni fa e un tempo conosciuta come The Atlantic Monthly, riprende la cadenza mensile per la prima volta dal 2002.
Il piano di espansione di The Atlantic
Il piano di espansione, che potrebbe apparire controintuitivo nell’era di internet, è una testimonianza “dell’eccellente giornalismo prodotto dal nostro team e del potere duraturo di una rivista ben progettata e prodotta con cura”, ha detto il direttore editoriale Jeffrey Goldberg in un’intervista alla CNN.
The Atlantic, di cui la miliardaria e filantropa Laurene Powell Jobs possiede la maggioranza, ha registrato un ritorno alla redditività all’inizio di quest’anno, superando il milione di abbonamenti. Quasi la metà degli abbonati riceve sia la versione cartacea sia quella digitale, e Goldberg ha voluto ampliare la frequenza delle pubblicazioni stampate, sostenendo che i lettori della rivista apprezzano la qualità della versione stampata in un mondo pieno di schermi.
“La grandezza della stampa, e in particolare di una rivista cartacea, è che si ferma per te. Non suona, non lampeggia, non richiede la tua attenzione. È lì per essere letta e apprezzata. Le persone continuano a trarre piacere intellettuale ed estetico dalla stampa”, ha detto Goldberg.
La crisi dell’editoria
L’espansione di The Atlantic avviene in un periodo complesso per il mondo dell’informazione, in cui molte aziende si sono viste costrette a fare dei tagli mentre i loro modelli di business crollavano. Con il calo delle visualizzazioni sui social media e il declino degli ascolti televisivi, i media hanno accelerato lo sviluppo di nuovi prodotti in abbonamento come risorsa di sostegno.
Al contrario, The Atlantic ha deciso di procedere aumentando la frequenza delle edizioni cartacee. Goldberg ha spiegato che questa scelta attrae non solo gli abbonati, ma anche i redattori e gli scrittori di The Atlantic, molti dei quali apprezzano ancora apparire sulla stampa e conservare le edizioni.