Telegram ha deciso di rafforzare le sue politiche di moderazione dopo l’arresto del suo co-fondatore, Pavel Durov, in seguito rilasciato dietro cauzione di 5 milioni di euro. Le accuse mosse contro di lui riguardano la mancata collaborazione con le autorità europee su questioni di crittografia e sicurezza, mettendo in discussione la gestione della privacy e dei contenuti della piattaforma. In risposta, Telegram, che in passato aveva mantenuto una posizione ferma su questi temi in nome della privacy degli utenti, ha introdotto nuove regole per garantire la sicurezza degli iscritti, per contrastare l’uso illecito della piattaforma e per salvaguardare la propria reputazione.
Le nuove misure di Telegram
L’app di messaggistica ha iniziato a introdurre nuove misure di moderazione dal 5 settembre per garantire che la piattaforma non venga usata per fini illeciti, pur promettendo di tutelare la privacy degli utenti.
Tra le nuove iniziative, Telegram ha chiarito che gli indirizzi IP e i numeri di telefono degli utenti che infrangono le regole della piattaforma potranno essere condivisi con le autorità competenti su richiesta, in caso di indagini in corso. Secondo la piattaforma:
“Per dissuadere ulteriormente i criminali dall’abusare di Telegram Search, abbiamo aggiornato i nostri Termini di servizio e la nostra Informativa sulla privacy, assicurandoci che siano applicati uniformemente a livello globale. Gli indirizzi IP e i numeri di telefono dei trasgressori possono essere divulgati alle autorità in risposta a richieste legali valide”.
Cos’è Telegram Search?
Una delle caratteristiche distintive di Telegram rispetto ad altre app di messaggistica è la sua avanzata funzione di ricerca, che consente agli utenti di trovare facilmente i canali pubblici e i bot, permettendo di connettersi con nuovi amici. Tuttavia, questa funzionalità è stata spesso utilizzata per scopi illeciti, come la vendita di prodotti vietati dalle norme della piattaforma.
Per prevenire tali abusi, Telegram ha implementato un team di moderatori dedicati, assistiti da strumenti di intelligenza artificiale, per garantire una maggiore sicurezza nella ricerca. Inoltre, tutto il materiale controverso individuato è stato rimosso e gli utenti che riscontrano contenuti pericolosi possono segnalarli direttamente attraverso il canale @SearchReport, consentendo ai moderatori di intervenire rapidamente.
Per gli ucraini, Telegram non è sicura
Prima del cambiamento di policy, Telegram era considerata come la piattaforma più sicura per agire indisturbati online. Recentemente, però, un alto funzionario dell’intelligence ucraina ha avvertito che la Russia potrebbe accedere a comunicazioni private, messaggi eliminati e dati personali sull’app di proprietà del russo Pavel Durov e di aver quindi limitato l’uso di Telegram da parte delle agenzie governative e dell’esercito ucraino per salvaguardare la sicurezza nazionale.