Sembra un paradosso ma non lo è, a giudicare dai progetti di Sanlorenzo, la società che realizza yacht di cui Massimo Perotti è presidente e amministratore delegato: guidare i protagonisti del mare spesso accusati, non a torto, di superare le soglie minime di inquinamento verso la carbon neutrality.
Quello che è diventato oggi il secondo produttore mondiale di yacht oltre i 24 metri, con un flusso di ordini crescenti, rappresenta un caso italiano di successo e prevede per il prossimo anno un ulteriore miglioramento grazie al calo dei tassi di interesse e, di conseguenza, dell’economia in generale.
Proprio il tema dell’inquinamento è al centro dei pensieri di Perotti, che consapevole della sensibilità delle nuove generazioni al tema climate change e al cambiamento delle abitudini di vita – meno proprietà e più affitto – ha sviluppato un superyacht che dispone del sistema Reformer Fuel Cell a metanolo verde con Siemens Energy, in grado di trasformare il metanolo verde in idrogeno e successivamente in energia elettrica; fino a un massimo di 100 kilowatt.
Un sistema carbon neutral che permette di restare in rada senza consumo di combustibile diesel. Insomma ricchi e verdi, ma in questo caso senza alcun riferimento ai dollari ma solo ai temi ambientali.