“Succession” e potere: la disputa interna che scuote l’Impero Murdoch

Di il 25 Luglio, 2024
Secondo quanto emerso da un documento giudiziario recuperato dal New York Times, Murdoch ha cercato di modificare i termini del trust familiare per assicurarsi che Lachlan, il figlio maggiore ed erede designato, mantenga il controllo esclusivo sull'impero

Rupert Murdoch, magnate dei media di 93 anni, è al centro di una controversia legale inaspettata che coinvolge tre dei suoi figli riguardo al futuro del suo vasto impero mediatico. Una disputa, tenuta segreta fino ad ora ed emersa da un documento giudiziario recuperato dal New York Times, che mette in luce una lotta di potere destinata a definire l’orientamento politico futuro dei media di famiglia.

Secondo quanto emerso, Murdoch ha cercato di modificare i termini del trust familiare per assicurarsi che Lachlan, il figlio maggiore ed erede designato, mantenga il controllo esclusivo sull’impero, che include Fox News, The Wall Street Journal, The New York Post e i principali giornali e televisioni in Australia e Gran Bretagna. Attualmente, il trust prevede che il controllo dell’azienda passi ai quattro figli maggiori alla morte di Murdoch. Tuttavia, il magnate sostiene che solo Lachlan è in grado di preservare l’orientamento conservatore del conglomerato, proteggendo così il suo valore commerciale per tutti gli eredi.

I legami familiari da sempre complicati 

La risposta dei fratelli di Lachlan, James, Elisabeth e Prudence, non si è fatta attendere. Colti di sorpresa da questa mossa, si sono uniti per opporsi alla modifica del trust, dando vita a una battaglia legale che si svolge lontano dagli occhi del pubblico. Il caso è pendente davanti al commissario per le successioni del Nevada, che ha stabilito che Murdoch potrebbe modificare il trust se dimostra di agire in buona fede e nell’interesse esclusivo dei suoi eredi.

Il processo previsto per settembre sarà decisivo, con in gioco il futuro di uno dei colossi mediatici più influenti al mondo. Le parti si sono ben attrezzate ingaggiando avvocati di alto livello.

La designazione di Lachlan come erede formale nel 2018, dopo aver condiviso senza troppo armonia con James la responsabilità operativa delle società dal 2015 al 2019, aveva già messo fine a anni di speculazioni, ma non ha garantito che le direttive di Murdoch sopravvivessero alla sua morte: il trust esistente conferisce a tutti e quattro i figli maggiori lo stesso diritto di parola sul futuro dell’azienda.

I legami familiari sono sempre stati complicati. James e Elisabeth hanno precedentemente lottato per il controllo dell’azienda, spesso in contrasto con il padre e tra loro. James ha lasciato l’azienda nel 2019 e ora gestisce un fondo di investimento mentre Elisabeth dirige uno studio cinematografico di successo e Prudence rimane la meno coinvolta.

Il supporto a Donald Trump

La politica interna dell’azienda ha visto una netta divisione, con Murdoch e Lachlan che durante l’ascesa di Donald Trump hanno spostato ancor più a destra l’orientamento di Fox News, creando disagio tra gli altri tre figli. La richiesta di Murdoch di modificare il trust, denominata “Project Harmony”, mirava a evitare future dispute, ma ha avuto l’effetto contrario, aggravando le tensioni familiari.

Siamo di fronte ad una battaglia legale che non solo mette in luce la complessità delle dinamiche di potere all’interno della famiglia Murdoch, ma solleva anche questioni significative l’orientamento futuro di importanti voci mediatiche a livello globale.

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