“Stop alla censura sui social”. Trump nomina un fedelissimo a capo della Federal Communications Commission 

Di il 19 Novembre, 2024
Brendan Carr, nominato a capo dell'autorità di regolamentazione delle comunicazioni, promette meno regole e più libertà 

Donald Trump ha nominato Brendan Carr, attuale commissario repubblicano della Federal Communications Commission (FCC), come nuovo presidente dell’agenzia governativa indipendente degli Stati Uniti responsabile della regolamentazione delle comunicazioni. Carr si è distinto per le sue posizioni critiche nei confronti delle grandi aziende tecnologiche come Meta e Google. La sua nomina promette di cambiare il ruolo dell’FCC, favorendo una deregolamentazione del settore e supportando progetti come Starlink di Elon Musk. Le sue posizioni hanno sollevato preoccupazioni tra i sostenitori della libertà di stampa, che temono un ambiente mediatico più ostile sotto l’amministrazione Trump.

Un guerriero della libertà di parola

Annunciando la nomina, Trump ha descritto Carr come un “guerriero della libertà di parola” che promette di “mettere fine all’ondata di regolamentazioni che ha paralizzato i creatori di lavoro e gli innovatori d’America”. 

L’FCC non regola direttamente i giganti tecnologici, ma supervisiona settori chiave come l’accesso alla banda larga e le politiche di neutralità della rete. Carr ha espresso il desiderio di limitare le tutele legali per le piattaforme online, in particolare quelle garantite dalla Sezione 230 del Communications Decency Act, che protegge le aziende dalla responsabilità sui contenuti pubblicati dagli utenti.  

Carr, inoltre, ha recentemente accusato Meta, Alphabet, Apple e Microsoft di formare un “cartello della censura” che avrebbe “silenziato gli americani”. Le sue posizioni estremiste lo hanno reso una figura controversa, ma anche un alleato di chi chiede maggiore controllo sui colossi tecnologici.  

Dall’altro lato, la nomina potrebbe rappresentare un’opportunità per Elon Musk, il cui progetto Starlink cerca di ottenere permessi per orbitare più vicino alla Terra e competere con i fornitori di banda larga. Carr, infatti, ha sostenuto l’assegnazione di fondi statali per supportare la rete satellitare di Musk, mostrando un’apertura verso l’innovazione nel settore delle comunicazioni.  

Recentemente, Carr ha detto che le emittenti radiotelevisive, beneficiando delle frequenze pubbliche, sono obbligate a rispettare l’interesse pubblico. Ha promesso che, una volta conclusa la transizione, l’FCC farà rispettare rigorosamente questa responsabilità, aprendo la strada a un nuovo corso per le politiche sulle comunicazioni.  

Verso una stretta della libertà di stampa?

Trump ha dichiarato di voler riportare l’FCC sotto l’autorità presidenziale, sebbene molti esperti dubitino che questa iniziativa sia percorribile. L’idea di un maggiore controllo centrale ha generato timori per le implicazioni sulla libertà di stampa e sull’indipendenza dell’agenzia.  

Da non dimenticare che durante la campagna elettorale, Trump ha minacciato di revocare le licenze a reti televisive critiche come CBS, NBC e Fox, definendo i media come “il vero nemico del popolo”. Tuttavia, Jessica Rosenworcel, attuale presidente dell’FCC, ha sottolineato che la Commissione non può revocare le licenze a causa di divergenze politiche, facendo riferimento al Primo Emendamento della Costituzione che tutela la libertà di espressione. 

Devi essere loggato per lasciare un commento.