SRM presenta il nuovo Rapporto 2024 “Italian Maritime Economy”

Di il 19 Luglio, 2024
Presentato oggi il report per raccontare i nuovi scenari competitivi e le trasformazioni strutturali del settore Marittimo dell’Area Euro-Mediterranea

SRM (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo) presenta oggi alle 10.30, presso le Gallerie d’Italia di Napoli, l’undicesimo Rapporto Annuale “Italian Maritime Economy”, intitolato quest’anno “Le nuove sfide dei porti dell’area euromediterranea. La crisi nel Mar Rosso e le trasformazioni imposte dai modelli green“.

Il Rapporto – realizzato anche grazie al contributo del MOST – Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile – analizza nella prima parte le dinamiche congiunturali che interessano il settore e si sofferma sugli impatti generati dalle tensioni nel Mar Rosso su rotte, noli, costo delle materie prime e, più in generale, sulla fluidità delle catene logistiche globali, con particolare riferimento ai traffici Mediterraneo-Far East e viceversa.

Alcuni dati del report

Il commercio marittimo globale è cresciuto del 2,2% nel 2023 e continuerà a crescere nei prossimi anni. Nonostante le tensioni nel Mar Rosso, i trasporti marittimi non sono stati interrotti. Il Mediterraneo rimane centrale, con una crescita media annua prevista del 3% per i traffici container fino al 2028. Il traffico marittimo a corto raggio nel Mediterraneo ha raggiunto livelli record con quasi 600 milioni di tonnellate movimentate. Tuttavia, i transiti giornalieri nel Canale di Suez sono diminuiti significativamente nel 2024, colpendo soprattutto le navi container, le Car Carrier e le LNG. 

I costi dei noli sono aumentati notevolmente, con il Drewry World Container Index che ha superato i 5.100 dollari. I primi 20 vettori marittimi container hanno quasi raddoppiato la loro quota di mercato dal 2012 al 2024, e ci sono stati significativi investimenti nell’integrazione verticale della logistica. L’uso di carburanti alternativi sta crescendo, con una previsione di raggiungere il 25% della flotta entro il 2030.

In Italia, il 28% dell’import/export in valore e il 50% in quantità avviene via mare, con una forte crescita del settore Ro-Ro. Il 47% del traffico marittimo passa attraverso i porti del sud Italia. Infine, sono necessari investimenti per 80 miliardi di euro per rendere i porti europei più efficienti e green.

Approfondimenti 

Il volume contiene inoltre approfondimenti e casi studio realizzati dai partner nazionali e internazionali dell’Osservatorio sull’Economia dei Trasporti Marittimi e della Logistica di SRM sui temi dell’innovazione, della sostenibilità e dei nuovi modelli portuali, con focus sui trasporti intermodali, l’ETS-Emission Trading System e la diffusione dell’idrogeno nei porti.

Un saggio specifico, dedicato alle Zone Economiche Speciali, è stato curato da uno dei giovani della community #Meets4Future di SRM per dare rilievo anche ad analisi ed elaborazioni realizzate da ricercatori esordienti.

Presentazione del report e partecipanti

Aprono i lavori un video-messaggio del Presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, e i saluti introduttivi del Presidente di SRM, Paolo Scudieri, e dell’Ammiraglio di Squadra della Guardia Costiera, Pietro Giuseppe Vella, Direttore Marittimo della Campania.

Presentano il Rapporto Massimo Deandreis, Direttore Generale di SRM, e Alessandro Panaro, Responsabile Maritime & Energy di SRM.

Seguono due momenti di dibattito sui temi sollevati dalla ricerca, con la moderazione della giornalista Morena Pivetti.

La prima sessione, “Il Mediterraneo e il suo valore geostrategico”, con l’Ammiraglio di Squadra Aurelio De Carolis, Capo della Squadra Navale della Marina Militare; Rodolfo Giampieri, Presidente di Assoporti; ed Emanuele Grimaldi, CEO di Grimaldi Group e Presidente di ICS-International Chamber of Shipping.

La seconda sessione, “Shipping e Logistica: uno sguardo al futuro”, con Sabrina De Filippis, CEO di Mercitalia Logistics; Betty Schiavoni, Vicepresidente di ALSEA; e Mario Zanetti, Presidente di Confitarma e delegato Confindustria alla Blue Economy.

Conclude i lavori il Direttore Regionale di Intesa Sanpaolo, Giuseppe Nargi.

Le dichiarazioni

Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: “Gli studi di SRM sono ormai un punto di riferimento per gli operatori, anche perché l’economia marittima è un ottimo punto di osservazione per analizzare e comprendere le dinamiche globali. Intesa Sanpaolo è l’unica banca italiana ad avere un centro studi specializzato su queste tematiche che rivestono grande rilievo per il futuro del nostro Paese e dell’Europa. Ne siamo orgogliosi: ci consente di supportare gli operatori del settore, ma anche di agire con lungimiranza nelle nostre scelte operative. Così come siamo orgogliosi della decisione di sostenere la ZES Unica per il Mezzogiorno e le Zone Logistiche Semplificate per il Centro-Nord. Per l’insieme di tali Zone, il nostro Gruppo ha destinato un plafond di 10 miliardi, dedicato a finanziare gli investimenti per lo sviluppo del sistema ‘industria – porti – logistica’“.

Massimo Deandreis, Direttore Generale di SRM, ha dichiarato: “Con questo rapporto SRM si conferma protagonista nell’analisi dell’economia marittima, uno dei pilastri su cui si regge l’insieme del sistema produttivo nazionale ed europeo, poiché è soprattutto attraverso shipping, portualità e logistica che si muove l’import-export nazionale ed europeo. Inoltre, questo settore guida il processo di transizione energetica. I porti, infatti, stanno sempre più diventando degli hub energetici, mentre lo shipping, con la sfida dei carburanti alternativi, e la logistica, attraverso l’intermodalità, stanno stimolando gli investimenti ‘green’ nel nostro Paese. Tutto questo ha inoltre una crescente dimensione geopolitica: energia, portualità, logistica, import-export, Suez, crescita di Cina e Asia nel Mediterraneo. Tutti aspetti che toccano rilevanti interessi strategici e costituiscono l’opportunità di affermare il ruolo dell’Italia e del Mezzogiorno al centro del Mediterraneo“.

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