Spotify sfida YouTube per il dominio sui video podcast

Di il 18 Novembre, 2024
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La strategia innovativa di Spotify punta a conquistare terreno sui video podcast con pagamenti diretti ai creator e contenuti premium senza pubblicità

Nonostante ospiti alcuni dei podcast più seguiti al mondo, Spotify si trova a fronteggiare un ostacolo importante: YouTube. La piattaforma di Google, amatissima dai giovani, domina il settore grazie a un modello che premia i creator con una percentuale sui ricavi pubblicitari. In risposta, Spotify ha lanciato una strategia ambiziosa, che include compensi diretti ai podcaster e la possibilità per gli abbonati premium di guardare i video senza interruzioni pubblicitarie.  

La crescita dei podcast su Spotify  

Dal suo ingresso nel mondo dei podcast nel 2019, Spotify ha fatto enormi progressi, riuscendo a superare Apple nel 2021 e diventando la piattaforma numero uno negli Stati Uniti. Tuttavia, YouTube ha recentemente superato Spotify, diventando il servizio preferito per l’ascolto di podcast, con il 31% degli ascoltatori settimanali di età superiore ai 13 anni che lo scelgono come piattaforma principale, secondo Edison Research.

Nel 2020, Spotify ha introdotto i video podcast su richiesta di Joe Rogan, uno dei nomi più influenti del settore, che all’epoca vantava un’enorme base di fan su YouTube. Da allora, i video podcast hanno registrato una crescita straordinaria, superando i formati audio: solo nell’ultimo anno, l’audience dei video podcast è cresciuta dell’88%. Oggi, oltre 240 milioni di utenti hanno visto almeno un video podcast su Spotify, e il numero di creator che pubblicano regolarmente video è aumentato di oltre il 50% rispetto all’anno precedente.  

La nuova strategia di Spotify  

Con il video ormai centrale nell’universo dei podcast, Spotify mira a espandere la sua offerta e a coinvolgere sempre più creator. La piattaforma svedese inizierà a pagare i podcaster che raggiungono determinate soglie di visualizzazioni, offrendo anche agli abbonati premium contenuti di successo come The Joe Rogan Experience e Anything Goes with Emma Chamberlain senza pubblicità, a partire da Stati Uniti, Regno Unito, Australia e Canada.

Una nuova opportunità per i podcaster

La piattaforma si propone di offrire compensi più alti di quelli di YouTube per ogni visualizzazione, anche se il volume complessivo dei ricavi su YouTube rimane maggiore grazie alla sua ampia base di utenti. Attualmente, YouTube condivide il 55% dei ricavi pubblicitari con i creator. Spotify, invece, stima che un programma con 1-2 milioni di visualizzazioni mensili possa guadagnare circa 50.000 dollari attraverso il nuovo modello di pagamento.  

Un mercato in evoluzione  

La mossa di Spotify arriva in un momento delicato per l’industria dei podcast. L’aumento degli annunci pubblicitari, infatti, rischia di compromettere l’esperienza degli ascoltatori. La strategia di Spotify punta a bilanciare guadagni e qualità, mantenendo la fruibilità che hanno reso i podcast così popolari.

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