Notizie veloci e senza giri di parole per fare il punto sulle novità annunciate in settimana dalle società di social media (e non solo).
SOCIAL NEWS
Meta semplifica il riconoscimento dei gruppi spam su WhatsApp
Quando gli utenti verranno aggiunti a chat di gruppo da qualcuno che non conoscono, potranno visualizzare una “scheda di contesto” con informazioni chiave. Questa scheda fornirà dettagli importanti come chi ha creato il gruppo, quando è stato creato, la descrizione del gruppo e se l’utente è stato aggiunto da una persona presente nel proprio elenco di contatti o meno.
Meta applica restrizioni ai discorsi d’odio verso ebrei ed israeliani
Meta ha rafforzato la sua politica contro i discorsi di odio, che vieta attacchi diretti basati su razza, etnicità, religione, disabilità e identità di genere. Questa nuova misura mira a contrastare l’antisemitismo e a proteggere ebrei e israeliani da contenuti offensivi e violenti.
Statup lancia TinkerUp, social per trovare professionisti
TinkerUp permette ai professionisti di promuovere i propri servizi e raggiungere potenziali clienti in modo efficace. Gli utenti in cerca di un professionista possono visualizzare i profili, valutare le competenze basandosi sulle foto e sui feedback pubblicati, e scegliere il lavoratore più adatto alle loro esigenze.
WEB NEWS
La Commissione europea accusa X di violare il Digital Services Act
Secondo la Commissione Europea, il social media X, precedentemente conosciuto come Twitter, sta violando le regole dell’UE sui servizi digitali (Digital Services Act). Le accuse includono l’uso di interfacce ingannevoli, una scarsa trasparenza sulla pubblicità, un accesso inadeguato ai dati destinati ai ricercatori e la gestione delle spunte blu.
Meta sostiene che le notizie non sono un antidoto alla disinformazione sulle sue piattaforme
Meta ha dichiarato che le notizie non rappresentano l’antidoto alla disinformazione diffusa su Facebook e Instagram. L’azienda ha quindi deciso di continuare a non pagare le società di media per i contenuti giornalistici in Australia.
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha bloccato una fitta rete di account e siti falsi sui social media gestiti dalla Russia
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha annunciato martedì di aver interrotto un’operazione russa che utilizzava account falsi sui social media, potenziati dall’AI, per diffondere messaggi pro-Cremlino negli Stati Uniti e all’estero. Ha inoltre ottenuto l’approvazione del tribunale per sequestrare due domini e controllare circa 1.000 account social associati a questa operazione.
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