Successo per la seconda edizione del contest di Philip Morris IMC

Di il 22 Maggio, 2024
Hanno chiesto di partecipare 178 tra startup, spin-off e aziende innovative proveniente da 34 Paesi, rispetto ai 22 della precedente edizione

Grande successo per la seconda edizione del contest “Design the Sustainable Future of Manufacturing” lanciato a marzo scorso dal Philip Morris Institute for Manufacturing Competences (IMC). Hanno chiesto di partecipare 178 tra startup, spin-off e aziende innovative. Il concorso è realizzato in partnership con Almacube, hub innovativo dell’Università di Bologna e di Confindustria Emilia Area Centro.

L’iniziativa mira a scoprire soluzioni e tecnologie innovative applicabili al mondo industriale, manifatturiero e dell’Industria 4.0, con un focus particolare sull’aumento della sostenibilità degli stabilimenti produttivi e dei luoghi di lavoro. Le realtà selezionate avranno l’opportunità di collaborare con il Gruppo Philip Morris per implementare i propri progetti.

Le sfide proposte nella seconda edizione del concorso

Le quattro sfide proposte quest’anno hanno riguardato la ricerca di soluzioni innovative per rendere i siti produttivi più sostenibili ed efficienti in senso lato, dalla riduzione dei consumi energetici e idrici all’interno dei processi industriali al controllo qualità del prodotto finale, passando per l’efficienza e l’ottimizzazione dei servizi interni alle aziende e la formazione digitale dei lavoratori attraverso l’intelligenza artificiale e tecnologie di realtà aumentata e virtuale.

Selezione dei partecipanti

Le 178 candidature ricevute provengono da 34 Paesi, rispetto ai 22 della precedente edizione. Il 34,8% delle proposte è arrivato dall’Italia, il 52,8% dall’Europa, il 9% dal Regno Unito e il 3,4% dal resto del mondo.

Nelle prossime settimane, 21 realtà di maggior interesse passeranno alla fase di pitching davanti a una giuria di esperti composta da rappresentanti di Philip Morris e Almacube. Questa giuria selezionerà i tre finalisti che parteciperanno al programma di co-design, organizzato in collaborazione con il personale dello stabilimento di Bologna. Al termine di questa fase, Philip Morris potrebbe decidere di finanziare una Proof of Concept per implementare uno dei progetti nei propri stabilimenti produttivi.

Un ambizioso progetto che mira attrarre i talenti imprenditoriali

Siamo orgogliosi di continuare a promuovere questo ambizioso progetto, che mira ad attrarre i migliori talenti imprenditoriali di tutto il mondo. Il numero di candidature ricevute quest’anno è cresciuto notevolmente rispetto alla prima edizione, a dimostrazione di quanto sia fondamentale per noi collaborare con le istituzioni, come la Regione, le università e le aziende, in un ecosistema in grado di creare quelle condizioni abilitanti per l’innovazione”. Così ha commentato Eleonora Santi, Direttrice Relazioni Esterne di Philip Morris Italia.

Continua dichiarando: “Il nostro impegno verso la cultura dell’innovazione, la sostenibilità e la valorizzazione delle competenze del futuro è concreto. Con questa iniziativa, avviata assieme al prezioso contributo di Almacube, vogliamo dare la possibilità a giovani realtà italiane e internazionali di misurarsi con le sfide che ci attendono sotto il profilo industriale e di proporre soluzioni creative e innovative in grado di fare la differenza nel percorso verso un futuro più sostenibile”.

Il successo di questa iniziativa alimenta la crescita di un ecosistema di innovazione internazionale e abilita uno scambio culturale, oltre che tecnologico. Le risorse e l’esperienza di Philip Morris forniranno alle startup il supporto necessario per accelerare il loro sviluppo, mentre le idee fresche e rivoluzionarie delle startup apriranno nuovi orizzonti di crescita per l’azienda”, questo il commento di Francesco D’Onghia, responsabile dell’Open Innovation Unit di Almacube.

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