Reuters e CNN non saranno più gratuite

Di il 02 Ottobre, 2024
L’agenzia inglese e il network americano cercano nuove entrate attraverso gli abbonamenti online, entrando in un mercato sempre più competitivo

Per la prima volta dalla sua nascita nel 1995, il sito di notizie di Reuters non sarà più gratuito: l’agenzia di stampa inizierà a far pagare gli utenti che accedono direttamente al sito o alle sue app. L’abbonamento avrà un costo di 1 dollaro a settimana e sarà lanciato questo mese in Canada, per poi espandersi negli Stati Uniti e in alcune parti d’Europa nei mesi successivi.

Un cambiamento comune nel settore  

L’introduzione di abbonamenti è anche una risposta alle sfide del modello pubblicitario tradizionale, che sta affrontando numerosi ostacoli: la riduzione del traffico proveniente dalle piattaforme social, il calo degli investimenti pubblicitari e l’impatto dell’intelligenza artificiale sui ricavi dei media. Reuters, infatti, non è l’unica testata a prendere questa strada. Sempre più editori stanno abbandonando il modello supportato esclusivamente dalla pubblicità per puntare sugli abbonamenti.

CNN

Anche CNN ha annunciato l’introduzione di un paywall: gli utenti dovranno pagare 3,99 dollari al mese per un accesso illimitato al sito, dopo aver raggiunto un limite di articoli gratuiti.

CNN, che attrae 150 milioni di utenti al mese sul proprio sito, si è unita a questo trend dopo aver tentato senza successo di lanciare un servizio di streaming a pagamento, CNN+, nel 2022. Ora, con la nuova offerta da 3,99 dollari, la testata spera di consolidare un modello di business più orientato ai consumatori digitali.

Anche le testate verticali sul tech come The Verge stanno considerando di introdurre abbonamenti a pagamento, dimostrando che questa strategia sta diventando sempre più diffusa nel panorama dei media.

Le sfide del mercato degli abbonamenti

Il modello di abbonamento ha avuto successo per testate consolidate come The Wall Street Journal e The New York Times, ma per le nuove entranti la competizione è più dura. Rischiano infatti di perdere traffico web e di diventare meno attraenti per gli inserzionisti. Reuters, però, è fiduciosa che la sua portata globale – con 45-50 milioni di lettori unici al mese – le darà un vantaggio competitivo.

Il futuro di Reuters

Paul Bascobert, presidente di Reuters, ha detto che l’abbonamento fornirà le risorse necessarie per espandere la copertura giornalistica e la divisione consumer del brand. Reuters, pur essendo conosciuta principalmente come fonte di notizie per altre testate, sta cercando di affermarsi come fonte di fiducia per il pubblico generale, puntando sulla lotta alla disinformazione.

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