(Nella foto: Roberto Sergio, attuale amministratore delegato di Rai)
Sembra che la pace per il rinnovo dei vertici Rai sia stata raggiunta. Ma facciamo un passo indietro per capire i malumori degli ultimi mesi in viale Mazzini.
Tutto inizia da Riccardo Pugnalin, direttore della Comunicazione e Affari Istituzionali di Autostrade per l’Italia, chiamato in ballo per il cambio dei vertici Rai e costretto a smentire “categoricamente ogni voce di proposta ricevuta per ricoprire un mio qualunque ruolo in Rai come riportato oggi su Repubblica, sottolineando di volere continuare il mio attuale impegno manageriale”. Il 25 aprile, infatti, il quotidiano del Gruppo Gedi in un articolo firmato da Giovanna Vitale aveva ipotizzato l’arrivo di Pugnalin non come ad ma come direttore generale: “dopo la vittoria alle politiche, Meloni lo avrebbe voluto a capo del suo gabinetto, ma il cerchio magico capitanato da Giambattista Fazzolari si mise di traverso e non se ne fece nulla. Ora però c’è un’emergenza. E Pugnalin potrebbe risolverla”.
Pugnalin però non sembra avere alcuna intenzione di risolvere la questione vertici, come si intuisce dalla categorica smentita.
Ecco allora prendere forma una clamorosa ipotesi che potrebbe mettere tutti d’accordo cambiando tutto ma poco. E ponendo fine a contrasti forse solo apparenti.
La soluzione potrebbe venire da una semplice e geniale inversione di ruoli. Giampaolo Rossi amministratore delegato e Roberto Sergio direttore generale. Con tanto di contratto già firmato, secondo alcuni rumors. Chi vivrà vedrà.
Leggi anche: Attentato a Fico: una campagna di disinformazione russa punta il dito sull’Ucraina
