Punti Di Incontro #5 – Il peso politico della DE&I

Di il 31 Luglio, 2024
peso politico della DE&I
Incomprensioni sulla definizione di equità, tra recruiting e formazione. Due “diversi” candidati alle prossime elezioni presidenziali americane. Le università non possono favorire, in nome della diversità, alcuni studenti a discapito di altri

1. Più inclusione ma meno equità 

La principale organizzazione americana per i professionisti delle risorse umane, SHRM, sta prendendo le distanze dal fattore “equità” presente nell’acronimo DE&I (diversity, equity, inclusion) per garantire che nessun dipendente riceva un trattamento preferenziale. Il gruppo di lobbying e advocacy del settore vorrebbe che datori di lavoro e recruiter si concentrino sugli sforzi di inclusione e diversità, in questo preciso ordine.

Già qualche anno fa l’SHRM ha smesso di usare l’abbreviazione DE&I a favore di IE&D. Il gruppo vuole enfatizzare l’inclusione in modo che tutti i dipendenti, compresi gli uomini bianchi, sentano di appartenere al gruppo, secondo Johnny C. Taylor Jr. presidente di SHRM.

Oggi, la recente decisione di abbandonare “equità” e di creare una nuova abbreviazione – I&D – vuole attenuare la polarizzazione politica sulla diversità, ha aggiunto. Non sono mancate le polemiche verso questa decisione dell’organizzazione, accusata di essersi piegata alle pressioni politiche dal momento che l’inclusione non garantisce conseguentemente anche l’equità, che rischia inoltre di assumere spesso significati diversi creando confusione. 

2. Harris vs Vance: due candidati DE&I diversi?

La ormai quasi certa candidatura di Kamala Harris alle prossime elezioni presidenziali ha scatenato una forte reazione nei media conservatori, che etichettano l’attuale vicepresidente come “presidente DE&I”. Una narrazione che implica che il suo successo sia dovuto a “preferenze razziali” e non al merito.

Tuttavia, dall’altro lato, il discorso di JD Vance alla convention repubblicana evidenzia come anche il candidato vicepresidente del partito repubblicano, con una storia di ascesa sociale partendo da radici povere e rurali, possa essere considerato un beneficiario della DE&I. 

I partiti spesso cercano candidati con background diversi, inclusi uomini bianchi provenienti da contesti meno fortunati come Vance. Il concetto di politica dell’identità è presente in ogni ambito politico, e la capacità di un candidato di narrare la propria storia in modo che risuoni con gli elettori può risultate determinante per le elezioni. Nonostante Vance e Harris abbiano storie di vita differenti, entrambi hanno utilizzato le loro esperienze personali per avanzare nelle loro carriere politiche. 

Alcuni attenti osservatori hanno notato che mentre Harris viene criticata come beneficiaria della DE&I, Vance è apprezzato per la sua scalata sociale, evidenziando un doppio standard nel modo in cui due tipi di diversità vengono percepiti e valutati. Kamala Harris e JD Vance condividono l’impegno di tradurre le loro storie personali in potere politico, ma solo Harris viene accusata di essere favorita da politiche di diversità, un’ingiustizia che riflette pregiudizi razziali radicati.

3. Università al servizio della DE&I

Nella causa sollevata da Students for...

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