Warner Bros Discovery (WBD) sta esplorando alcune soluzioni per rivitalizzare le sue attività e il valore delle sue azioni, che hanno subito un significativo calo negli ultimi due anni. La società, che controlla colossi come CNN e HBO, starebbe valutando, secondo fonti vicine al dossier, una scissione delle sue attività di streaming e studio cinematografico dalle sue reti televisive tradizionali.
Il pesante debito
Il CEO David Zaslav e il top management di WBD sono al lavoro per alleggerire il pesante debito dell’azienda, che ammonta a 39 miliardi di dollari. Tra le opzioni considerate, emerge la possibilità di scorporare il Warner Bros Studio e il servizio di streaming Max in una nuova entità, più snella e meno gravata dai debiti.
Nonostante la diminuzione nell’ultimo anno di un terzo della capitalizzazione di WBD, ora valutata circa 20 miliardi di dollari, l’azienda non ha ancora individuato una banca per supportare le operazioni. Internamente si cerca di intraprendere il percorso più vantaggioso per gli azionisti, tra cui emergono personaggi pubblici come il miliardario John Malone e la famiglia Newhouse, proprietaria di Condé Nast.
Inoltre, in un contesto di riorganizzazione del settore, WBD ha già valutato potenziali operazioni con NBCUniversal di Comcast e con Paramount, quest’ultima in trattative per essere acquisita da Skydance di David Ellison.
Verso lo scorporo
Anche se non è ancora stata presa una decisione finale, la possibilità di una scissione sembra essere la migliore opzione: la maggior parte del debito rimarrebbe con il business delle reti televisive a pagamento, mentre le operazioni di streaming e studio, in più rapida crescita, potrebbero beneficiare di una valutazione di mercato più elevata grazie a un debito ridotto. Tuttavia, questa strategia non è priva di rischi, come evidenziato dagli analisti di Bank of America e dalla recente esperienza di Lionsgate con la sua rete di pay-TV Starz, che ha incontrato la resistenza dei creditori.
L’ipotesi di scissione, oltre a riflettere le difficoltà di un mercato pubblicitario in declino e gli alti costi legati allo sviluppo dell’offerta di streaming, dovuti in parte agli impatti della pandemia di Covid-19 e agli scioperi di Hollywood, arriva in un momento in cui WBD ha visto le sue azioni diminuire del 70% da quando AT&T ha scorporato Warner Bros che si è fusa con Discovery due anni fa.
Di recente, alla richiesta di commentare la corsa presidenziale degli Stati Uniti, Zaslav ha detto: “Abbiamo solo bisogno di un’opportunità per la deregolamentazione, in modo che le aziende possano consolidarsi e fare ciò di cui hanno bisogno per migliorare sempre di più”.
Leggi anche: Torna il Warner Bros. Discover Celebration tour in sei località balneari italiane