La fotografia ha talvolta una capacità narrativa superiore a quella di tante parole: La Promessa della Madre – Dall’Appennino al Mediterraneo, viaggio tra i paesaggi e le opere dell’Acquedotto Pugliese, realizzato dalla Treccani in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua né è una prova esemplare.
Il diario di viaggio dello scrittore e fotografo Carlos Solito permette di scoprire alcune delle più iconiche e importanti bellezze naturali e ingegneristiche degli oltre 33mila chilometri del sistema idrico più complesso d’Europa, che serve più di 4 milioni di persone.
“La Promessa della Madre – ha dichiarato Massimo Bray, direttore generale della Treccani – non è soltanto un’opera d’arte ma anche una testimonianza del valore sociale della nostra missione: valorizzare i tesori più preziosi dell’Italia e sensibilizzare l’opinione pubblica sui grandi problemi del mondo contemporaneo, come la scarsità dell’acqua”.
Le fotografie e i testi di Carlos Solito guidano il lettore alla scoperta delle più iconiche e importanti bellezze naturali dell’Acquedotto Pugliese, dalle sorgenti Sanità e del Basso Calore a Caposele e Cassano Irpino. Dal cuore dei monti dell’Irpinia, in pieno Appennino Campano, tra vette calcaree, altipiani carsici e boschi millenari, la possente opera ingegneristica punta a est, verso Bari e il Mediterraneo, percorrendo una varietà di luoghi suggestivi tra Campania, Basilicata e – soprattutto – Puglia.
“Questo libro è il risultato di numerosi incontri, riflessioni, sogni che non sono mai abbastanza. È iniziato quando da bambino presi a chiedermi da dove venisse l’acqua della fontanella di ghisa del Quartiere delle Ceramiche a Grottaglie ed è proseguito quando, tre anni fa, ho deciso di compiere fisicamente il viaggio dell’acqua attraverso le opere dell’Acquedotto Pugliese”, ha dichiarato l’autore Carlos Solito.
Secondo Domenico Laforgia, presidente di Acquedotto Pugliese, “con immagini spettacolari e maestria narrativa, Carlos Solito guida il lettore attraverso un percorso in cui l’acqua emerge come simbolo tangibile di storia e di un patrimonio ingegneristico unico. Un’opera storicamente votata alla tutela dell’ambiente ma anche alla cultura economica e sociale di un luogo. Questo libro illustra e rivela il legame profondo tra l’acqua, la terra e gli abitanti della Puglia e rende onore alle persone che da oltre un secolo si prendono cura dell’Acquedotto Pugliese. Grazie a Treccani per il magistrale lavoro editoriale”.
Fotografie dell’opera (Credit: Ph. Carlos Solito©)