TikTok negli Stati Uniti è un colpo da 50 miliardi di dollari (senza algoritmo)

Di il 11 Marzo, 2025
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Quattro gruppi, fra cui Project Liberty di Frank McCourt, si contendono l’acquisizione della divisione americana dell’app, mentre il tempo stringe e l’incertezza aumenta

L’acquisizione delle attività statunitensi di TikTok si sta trasformando in una delle operazioni finanziarie più seguite dell’anno, con una valutazione che si aggira intorno ai 50 miliardi di dollari.

Questa cifra non includerebbe l’algoritmo proprietario, la vera punta di diamante dell’app, il cui acquisto, però, farebbe raddoppiare – secondo alcune valutazioni anche quadruplicare – il costo totale dell’operazione.

Per ora, in lizza per rilevare la popolare piattaforma ci sono quattro gruppi di potenziali acquirenti, ciascuno con una visione diversa per il futuro della piattaforma, riporta il Corriere della Sera.

Tra di loro spicca la coppia formata da Alexis Ohanian, co-fondatore di Reddit, e dal miliardario Frank McCourt, fondatore di Project Liberty – una cordata di imprenditori nata allo scopo di rendere internet e i social media più sicuri e trasparenti.

A contendere loro l’acquisizione c’è un altro gruppo, che include l’imprenditore tecnologico Jesse Tinsley e lo youtuber MrBeast, che conta oltre 372 milioni di follower.

Tra i pretendenti figura anche Perplexity, startup specializzata nell’intelligenza artificiale e nello sviluppo di motori di ricerca avanzati, che potrebbe integrare le proprie tecnologie con la piattaforma per ridefinire l’esperienza utente.

Infine, nella corsa per TikTok non è mai stato escluso in maniera definitiva Larry Ellison, il co-fondatore di Oracle e uno degli imprenditori più influenti del settore tecnologico, che in passato aveva già tentato di acquisire il social network.

Da Pechino intanto tutto tace, stando a ciò che riporta Axios.

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Un’utente manifesta davanti alla Corte Suprema degli Stati Uniti contro la chiusura di TikTok nel Paese. Foto: FMT.

Nei capitoli precedenti

La necessità di vendere la divisione americana di TikTok – alternativamente al suo divieto – nasce dalle preoccupazioni del Congresso americano sulla sicurezza nazionale che l’app porrebbe, a causa dell’ingerenza del governo cinese.

Il ban, che sarebbe dovuto scattare il 19 gennaio, è stato temporaneamente sospeso dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha concesso una proroga di 75 giorni per trovare un acquirente.

Il nuovo termine scadrà il 5 aprile, salvo ulteriori posticipazioni.

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Foto: FMT.

Si parla di numeri

Negli Stati Uniti, TikTok conta circa 170 milioni di utenti, una fetta significativa dei due miliardi di iscritti globali.

I ricavi di ByteDance, società madre del social cinese, sono cresciuti fino a raggiungere i 73 miliardi di dollari nel primo semestre dell’anno, con 17 miliardi generati al di fuori della Cina.

Questi numeri rendono il mercato statunitense una delle aree più redditizie per il social network, giustificando il forte interesse per la sua acquisizione.

ByteDance ha sempre respinto le accuse di spionaggio e di sorveglianza cinesi, sottolineando che le autorità cinesi possiedono solo una partecipazione dell’1% e limitata alla filiale locale dell’azienda, senza alcun controllo sulla holding principale.

Inoltre, il 60% del capitale della società è già in mano a fondi statunitensi come BlackRock e General Atlantic – una realtà che, secondo l’azienda, renderebbe superflua qualsiasi operazione di vendita.

Tuttavia, l’amministrazione americana continua a ritenere necessaria un’acquisizione per eliminare ogni possibile rischio legato alla sicurezza nazionale.

Secondo Bloomberg, Pechino avrebbe anche valutato la possibilità di coinvolgere Elon Musk nell’operazione, ma il proprietario di X sembra avere già escluso qualsiasi interesse nell’acquisto di TikTok.

Nel frattempo, il tempo stringe e l’incertezza sul futuro dell’app continua a crescere.

Se la vendita non dovesse concretizzarsi entro la scadenza stabilita, l’amministrazione americana dovrebbe procedere con il bando, privando milioni di utenti americani di una delle piattaforme più popolari al mondo.

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