Sono oltre 700 i marchi iscritti al Registro speciale dei Marchi Storici di interesse Nazionale, istituito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con una crescita del 20% su base annua. Tra i settori predominanti nel registro, il settore agroalimentare rappresenta il 49% delle imprese iscritte, seguito dall’automazione e dai motori con il 20%, dall’arredo con il 18%, e dalla moda e abbigliamento che costituiscono il 13%.
Con l’obiettivo di dare ancora più impulso alla tutela e valorizzazione dei Marchi Storici, l’Associazione oggi ha tenuto a Roma presso la sede di Unioncamere la sua prima Assemblea pubblica, anche per fare il punto sulle iniziative promosse a favore del comparto, che rappresenta tradizione e innovazione.
“L’Associazione ha l’obiettivo di tutelare, valorizzare e promuovere i Marchi Storici della tradizione italiana, asse portante dell’economia del Paese e della nostra cultura industriale, vero patrimonio d’eccellenza”. Ha commentato Massimo Caputi, Presidente dell’Associazione Marchi Storici d’Italia. “Con la collaborazione delle istituzioni e insieme ai nostri Soci vogliamo continuare su questa strada, salvaguardando l’identità produttiva delle nostre filiere. Siamo entusiasti quindi delle tante imprese che si sono unite a noi in quest’ultimo anno e siamo certi che insieme potremo ottenere risultati importanti a favore del comparto. Essere Marchio Storico rappresenta una garanzia per il consumatore”.
Obiettivi e proposte
Tra gli obiettivi che l’Associazione ha già raggiunto si annoverano: la mostra Identitalia “The Italian Iconic Brands” allestita da febbraio ad aprile a Palazzo Piacentini, sede del Mimit, e dedicata ad una selezione di oltre 100 Marchi Storici e iconici, l’istituzione della Giornata Nazionale del Made in Italy, l’inserimento dei Marchi Storici nell’Esposizione Nazionale permanente del Made in Italy e nella Fondazione imprese e competenze, nonché la salvaguardia degli archivi storici attraverso l’iscrizione all’Albo Imprese Culturali e Creative.
Con la prossima Legge di Bilancio l’Associazione punta ad ottenere alcune misure in favore dei Marchi Storici e per questo è in corso il confronto con le istituzioni e con i Ministeri delle Imprese, del Turismo, della Cultura e dell’Agricoltura.
Rivalutazione del Marchio Storico, proposte fiscali e sul turismo
Tra le proposte, diverse sono di natura fiscale, come il credito il credito d’imposta sugli investimenti per la digitalizzazione degli archivi storici, le agevolazioni per quelle imprese Marchio Storico che favoriscono la nascita e lo sviluppo in house di nuove imprese innovative, o ancora incentivi sulle partecipazioni di capitale in aziende di filiera nel caso in cui l’impresa Marchio Storico sia capo filiera.
Da non dimenticare anche la proposta di rivalutazione del Marchio Storico a bilancio e l’inserimento delle produzioni delle imprese Marchio Storico tra quelle artigianali e industriali tipiche. Molte anche le iniziative in via di sviluppo a livello turistico-culturale, quali la proposta di realizzazione dei circuiti turistici e museali delle imprese storiche pensato per i visitatori che vogliono scoprire l’heritage aziendale, e quelle dedicate all’esportazione del Made in Italy nel mondo: in occasione delle tappe della missione dell’Amerigo Vespucci, ad esempio, l’Associazione intende portare la mostra Identitalia “The Italian Iconic Brands” nei principali Paesi di interesse per l’export sotto la regia di ICE Agenzia.
Al comparto agroalimentare, a cui appartengono quasi la metà delle aziende iscritte al registro, è invece dedicata la proposta di creare una sezione speciale del Registro dedicato proprio alle imprese del food.
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