Nike e Adidas sul podio dei marchi di punta alle Olimpiadi di Parigi 2024

Di il 27 Luglio, 2024
Pubblicità dei marchi alle Olimpiadi di Parigi
I Giochi Olimpici non aumentano le vendite per i brand di abbigliamento sportivo, ma le aziende non possono perdere l'opportunità di raggiungere miliardi di spettatori

Il conto alla rovescia è ormai finito e le Olimpiadi di Parigi 2024 sono ufficialmente iniziate e i brand sportivi hanno lanciato le loro campagne pubblicitarie per l’occasione.

Per le aziende leader, il marketing e le sponsorizzazioni sono una strategia cruciale, non solo per promuovere il proprio brand, ma per evitare che i concorrenti conquistino segmenti chiave del mercato. Scegliere l’atleta giusto può portare ad introiti notevoli in termini di visibilità e fatturato. 

Successo di Nike e lo storico accordo con Michael Jordan

Un esempio di successo è il leggendario contratto tra Nike e Michael Jordan. Il marchio “Air Jordan” di Nike genera attualmente quasi 7 miliardi di dollari di fatturato ogni anno ed è in costante crescita rispetto al resto dell’azienda. Quest’anno, Nike ha superato Adidas nell’offerta come fornitore ufficiale della nazionale di calcio tedesca, offrendo, secondo fonti, oltre 100 milioni di euro all’anno, più del doppio rispetto a quanto pagato in precedenza da Adidas, come è stato riportato dalla stampa tedesca.

Le Olimpiadi di Parigi rappresentano un’opportunità unica per aumentare la visibilità del brand. Le ultime due edizioni delle Olimpiadi hanno attirato oltre tre miliardi di spettatori. Se i numeri si manterranno simili nel 2024, circa il 37% della popolazione mondiale sarà coinvolto. SponsorUnited, una piattaforma di analisi sportiva, segnala che 368 marchi di abbigliamento sportivo stanno investendo in sponsorizzazioni sui social o pubblicità legate alle Olimpiadi.

Gli investimenti delle aziende

Nike, che ha investito 4,3 miliardi di dollari in marketing e sponsorizzazioni nell’ultimo anno, prevede un incremento del fatturato per la maggiore pubblicità ottenuta dall’Euro Cup e le Olimpiadi di Parigi.

Anche Adidas, che ha investito circa 2,5 miliardi di euro in marketing lo scorso anno, ha previsto un aumento delle spese pubblicitarie per l’anno in corso, in vista degli importanti eventi sportivi. Non sorprende che il numero di sponsor degli atleti di alto livello sia direttamente proporzionale al budget che i marchi sportivi hanno destinato al marketing. Nike, con il budget più ampio, ha il maggior numero di atleti e team, seguita da Adidas e Puma.

L’importanza di esserci alle Olimpiadi

Tuttavia, rispetto a sport come il basket e il calcio, dove l’audience e la partecipazione sono elevate, il marketing olimpico offre benefici meno tangibili. Bjørn Gulden, CEO di Adidas, ha affermato che le Olimpiadi non sono un “evento molto commerciale”, poiché le persone non acquistano le copie delle divise olimpiche. Sono, invece, uno spazio per lanciare nuove tecnologie e per mostrare prodotti meno popolari. Per Nike, che ha riconosciuto di aver perso un po’ della sua “forza” nel settore sportivo, l’evento sarà un’importante opportunità per riconnettersi con le sue radici atletiche.

Anche i marchi meno conosciuti avranno un’occasione

Le Olimpiadi possono rappresentare un’importante opportunità anche per i brand meno conosciuti, che avranno l’occasione di farsi notare da un vasto pubblico per la prima volta. On è lo sponsor ufficiale del Team Switzerland, Lululemon del Team Canada e, sebbene Hoka non sponsorizzi una squadra nazionale, sostiene alcuni atleti di atletica leggera. Athleta, di proprietà di Gap, ha una lista di atleti americani, tra cui la ginnasta Simone Biles e la nuotatrice Katie Ledecky, come ambasciatori del brand. Per le realtà più piccole, le Olimpiadi possono offrire una visibilità significativa in sport meno seguiti ma con alta partecipazione, come la corsa. 

Per molti brand, investire nelle Olimpiadi potrebbe non essere altamente redditizio, ma il costo di non partecipare potrebbe essere troppo elevato. 

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