New York Times, i democratici chiedono un approccio più duro su Trump

Di il 30 Ottobre, 2024
A sollevare critiche questa volta è il gruppo di lettori più fedeli al New York Times, ossia i democratici, che chiedono una copertura più incisiva su Trump. In risposta, il giornale difende fermamente la propria linea editoriale

Lo storico giornale americano ha risposto alle accuse di alcuni esponenti democratici che chiedono alla redazione di inquadrare Donald Trump come una minaccia alla democrazia americana. Alcuni critici di sinistra accusano infatti il quotidiano di trattare Trump con più clemenza rispetto a quanto fatto con la vicenda delle e-mail di Hillary Clinton durante le elezioni del 2016.

L’accusa di Media Matters for America

In particolare, Media Matters for America (MMFA), un osservatorio liberal sui media, ha accusato le principali testate giornalistiche di aver dedicato molta meno attenzione all’attacco al Campidoglio del 6 gennaio da parte dei supporter di Trump rispetto alla copertura della questione delle e-mail di Hillary Clinton durante le elezioni del 2016.

“Il presidente continua a beneficiare di una valutazione morbida da parte dei media, con una copertura relativamente attenuata rispetto al suo comportamento apertamente autoritario, incomprensibilmente razzista e presumibilmente criminale”, ha detto Matt Gertz di MMFA.

Il Times ha sottolineato che la copertura dedicata al 6 gennaio è stata più ampia di quella sulle e-mail di Clinton, con oltre 2.600 articoli pubblicati su Trump rispetto ai 300 articoli per Clinton. Secondo il giornale, infatti, l’accusa si concentra sulle versioni cartacee trascurando l’importanza del formato digitale, che oggi rappresenta la modalità principale di accesso per il pubblico. Il Times ha aggiunto come le notizie su Trump siano state molto visibili online attraverso app, newsletter e social, canali ignorati da Media Matters.

Un malumore più ampio

Secondo Max Tani, giornalista di Semafor, le critiche di alcuni lettori di sinistra sono in realtà parte di un malumore più ampio, maturato nel tempo: già da diversi anni questi lettori ritengono che il giornale tratti Trump con una tolleranza ingiustificata. Secondo molti democratici, l’approccio del quotidiano newyorkese rischia non solo di penalizzarli, ma addirittura di favorire il ritorno di Trump alla presidenza. Alcuni critici, infatti, sostengono che, se i media avessero messo in discussione la stabilità mentale di Trump con la stessa intensità con cui lo hanno fatto per Biden, sarebbe stato più probabile evitare una rielezione di Trump.

Il New York Times si trova quindi ad affrontare una nuova sfida, poiché i lettori democratici, storicamente tra i più fedeli lettori della testata, sono diventati anche i più critici. Secondo Tani, questo accade in un contesto in cui, nonostante il Times e altre testate come il Washington Post abbiano pubblicato importanti rivelazioni sull’amministrazione di Trump e sui rischi della sua presidenza, alcuni americani rimangono scettici riguardo al pericolo di un suo possibile ritorno mentre altri temono questa possibilità. 

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