Nasce all’Università di Bologna il progetto di sensibilizzazione sull’emicrania lanciato tramite i canali Comm To Action

Di il 17 Febbraio, 2025
Da ottobre 2024 a gennaio 2025 sono state sviluppate quattro campagne delle studentesse della facoltà di Scienze della Comunicazione di Bologna per ridurre il gap tra giovani ed emicrania grazie all’informazione e alla sensibilizzazione

A dimostrare che l’emicrania non è una “malattia invisibile” e non è un semplice mal di testa, ci hanno pensato gli studenti del terzo anno del corso di “Comunicazione d’impresa” della facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Bologna. In seguito a un’iniziativa di sensibilizzazione Pfizer Italia, gli studenti hanno presentato più di 40 progetti sull’emicrania, quattro dei quali selezionati e promossi attraverso la piattaforma Comm To Action, il gruppo di lavoro di studenti e neolaureati che mettono in pratica attività di comunicazione e relazioni pubbliche.

L’iniziativa ha l’obiettivo di dare voce e visibilità alle persone che ogni giorno combattono contro il dolore e contro i pregiudizi della società rivolgendosi alle fasce d’età più giovani. “Indirizzando l’opinione pubblica all’ascolto e alla comprensione possiamo aiutare a favorire un approccio più empatico verso chi soffre d’emicrania”, dichiara il team di Comm To Action.

Alessandra Sorrentino, presidente dell’Associazione Pazienti Al. Ce. – Alleanza Cefalalgici, dichiara: “Sono felice che un’istituzione culturale come l’Università di Bologna abbia scelto di farsi portavoce insieme ai propri studenti di un messaggio molto importante. La disinformazione è un grande problema nell’ambito della nostra patologia: lo stigma, oltre alle informazioni non corrette, sono alla base della non accettazione della malattia, sia da parte di chi non conosce l’emicrania, ma anche da parte dei pazienti stessi. Grazie alla buona comunicazione, fatta di empatia, ma allo stesso tempo anche della giusta dose di ironia, possiamo agire concretamente affinché si possa cambiare lo sguardo su una malattia ancora così tanto sottovalutata.”

Infatti, è proprio grazie a ironia, slang gen-z, grafiche coinvolgenti e slogan impattanti, che l’iniziativa ha tentato di colmare quel divario tra gravità della patologia e consapevolezza che hanno i più giovani. Le innovative strategie di comunicazione e di storytelling hanno cercato di bilanciare precisione scientifica, empatia e semplicità narrativa.

L’emicrania è una malattia neurologica cronica che ha un altissimo costo umano, sociale ed economico. Tuttavia, resta una condizione sottovalutata, spesso percepita come temporanea. La mancanza di sensibilizzazione tra i giovani non è solo un problema di percezione, ma anche di informazione: molti non riconoscono i sintomi o trascurano l’importanza di un intervento medico, vivendo l’emicrania in maniera isolante e frustrante.

Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’emicrania rappresenta la terza patologia più frequente e la seconda più disabilitante; colpisce circa il 12% degli adulti in tutto il mondo con una prevalenza tre volte maggiore nelle donne. In particolare, in Italia, ne soffrono sei milioni di italiani, di cui quattro milioni sono donne.

Le campagne Non perderci la testa!, Speak Up Emicrania!, Emicrania – Impariamo e vedere il dolore e Breaking the Silence: Comprendere l’Emicrania, sono state pubblicate sui canali digitali di Comm To Action, dal primo ottobre 2024.

Non perderci la testa! – è stata realizzata da Claudia Scialpi, Cristabel Volpe e Giada Pietrarossi. A partire dal claim, l’intero progetto gioca su continue allusioni e cliché, ironizzando sulla tematica, per comunicare senza tediare. La campagna vuole informare intrattenendo, seguendo un filo “gen z x gen z”.

Speak Up Emicrania!” – è stata realizzata da Michela Giampieri, Isabella Gori e Giada Sorrentino, e nasce per combattere la visione superficiale dell’emicrania. #SpeakUpEmicrania deve il suo nome alla volontà di spingere le persone a “parlarne” apertamente per abbattere i pregiudizi.

Emicrania – Impariamo e vedere il dolore – è stata realizzata da Vittoria Castellani. L’obiettivo è imparare a vedere insieme il dolore, per comprenderlo, affrontarlo e prevenirlo. Il nome della campagna nasce dalla categorizzazione della patologia tra le “malattie invisibili”.

Breaking the Silence: Comprendere l’Emicrania”, è stata realizzata da Giulia Cattin e nasce per cambiare la narrativa attorno all’emicrania, evidenziando non solo le condizioni fisiche, ma anche l’impatto emotivo e sociale che questa patologia ha su milioni di persone.

Per maggiori informazioni sul progetto e su ogni campagna: COMM TO ACTION | Comm To Action Blog

Devi essere loggato per lasciare un commento.