Da uno studio di Accountable Tech è emerso che alcuni account Instagram, che si occupano di temi sociali e politici, hanno visto una riduzione della loro audience. Meta, casa madre di Instagram, senza fornire spiegazioni chiare sta riducendo la portata di questi contenuti, influenzando il dibattito pubblico e la partecipazione elettorale.
Meno contenuti politici uguale meno voti?
Lo studio ha rivelato che gli account che pubblicano principalmente contenuti politici, come Human Rights Campaign e Feminist, hanno registrato una riduzione del 65% della loro audience media in 10 settimane.
Parallelamente, secondo il Pew Research Center, un adulto americano su cinque si informa regolarmente tramite Instagram. Cosa accade quindi se la politica scompare dalle piattaforme social? Questo potrebbe ridurre la propensione delle persone a votare?
Meta oscura la politica
Il cambio di rotta del CEO di Meta, Mark Zuckerberg, è avvenuto nel 2021, quando ha iniziato a ridurre la visibilità dei contenuti politici su Facebook, dopo anni di accuse da parte dei Repubblicani di favorire i Democratici.
Quest’anno, in un post di febbraio, Meta ha dichiarato che non avrebbe più “raccomandato i contenuti politici”, inclusi argomenti “potenzialmente collegati a leggi, elezioni o temi sociali”.
In pratica, Meta ha circoscritto tutto ciò appare nel feed delle sue app e in particolare nella sezione “Esplora”. Instagram ha inoltre inserito una nuova impostazione per raccomandare meno contenuti politici dagli account non seguiti, senza comunicarlo agli utenti.
In altri termini, chiunque può ancora postare sulla politica, ma l’algoritmo li penalizza: è una forma di ciò che i creator definiscono “shadowbanning”, cioè ridurre la portata di alcuni contenuti senza essere trasparenti su quando ciò accade.
La risposta di Meta
Secondo il portavoce di Meta, Corey Chambliss: “Come diciamo da anni, le persone ci hanno detto di voler vedere meno politica in generale, pur potendo comunque interagire con contenuti politici se lo desiderano“.
Meta sostiene di continuare a indirizzare gli utenti verso informazioni ufficiali su come registrarsi e votare, ma ribadisce che la maggior parte degli utenti desidera meno contenuti politici sui social media.