L’avvento di un nuovo social network, Maven, sta scuotendo l’industria dei media digitali. Sostenuto da Ev Williams, cofondatore ed ex CEO di Twitter e fondatore di Medium, Maven si distingue per una formula innovativa: abolire il sistema di “mi piace” e follower. L’obiettivo è ridurre lo stress degli utenti e incentivare la serendipità e conversazioni più approfondite.
L’approccio “open-endedness” di Maven
Gli esperti di salute mentale hanno da tempo messo in guardia sui pericoli che i social media rappresentano per il benessere psicologico. Maven si propone come un’alternativa più sana, ispirata al lavoro di Kenneth Stanley, esperto di intelligenza artificiale e uno dei tre cofondatori della piattaforma. Stanley ha sviluppato un approccio chiamato “open-endedness”, che incoraggia l’esplorazione libera piuttosto che il raggiungimento di obiettivi specifici.
Williams ha condiviso la sua ammirazione per le idee di Stanley e il suo approccio non convenzionale allo sviluppo di prodotti. Stanley sostiene che la maggior parte dei social network soffre del peso degli obiettivi, a causa del modo in cui incentivano i “Mi piace”, i follower e l’attenzione. È un sistema che trasforma le persone in marchi, sostiene l’esperto. Su Maven, non ci sono follower, quindi non ci si deve preoccupare di ciò che i follower vogliono sentire o di come ottenerne di più.
Un nuovo algoritmo
Il cuore di Maven è il suo algoritmo, che spinge i contenuti non in base alla popolarità, ma attraverso un criterio di rilevanza basato sugli interessi degli utenti. Questo sistema aiuta a scoprire nuovi argomenti e a favorire scambi autentici senza la pressione dei like o del numero di seguaci.
I primi feedback degli utenti sono positivi, tra la capacità della nuova piattaforma di evitare i contenuti provocatori o falsi che spesso proliferano su altre piattaforme, al come Maven faciliti le conversazioni su temi di interesse ma non necessariamente familiari.
Alla ricerca di un modello di business
Nonostante le sue novità, Maven non è esente da sfide, in particolare per quanto riguarda la moderazione dei contenuti e la ricerca di un modello di business sostenibile. Gli utenti possono segnalare contenuti o altri utenti e disattivare interazioni indesiderate, con l’aiuto dell’intelligenza artificiale che monitora i contenuti potenzialmente problematici.
La piattaforma, che è ancora nelle fasi iniziali di sviluppo, non ha ancora definito un chiaro modello di finanziamento e prevede di cercare ulteriori investimenti nei prossimi mesi. Tuttavia, l’interesse da parte di figure di spicco come Sam Altman, CEO di OpenAI, e altri investitori noti, suggerisce che Maven potrebbe ben presto trovare il suo posto nel mercato.
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