L’ultimo ingresso nel cda di Meta fa contento Trump

Di il 07 Gennaio, 2025
Continua l'opera di avvicinamento di Mark Zuckerberg al presidente eletto con la scelta di Dana White come nuovo membro del consiglio d'amministrazione del gruppo

Non si parla di John Elkann, che pure è entrato a far parte del consiglio di amministrazione del gruppo di Mark Zuckerberg. La novità più rilevante all’interno del cda di Meta è l’ingresso di Dana White, presidente del circuito sportivo di arti marziali miste – Mma – Ultimate Fighting Championship e, soprattutto, amico e sostenitore di Donald Trump.

White, scrive il Washington Post, è un alleato di lunga data del presidente eletto. Lo aveva già appoggiato nel 2016 e nel corso della sua seconda campagna elettorale, quella della rielezione dello scorso novembre, lo ha aiutato a rafforzare la sua immagine attraverso gli eventi della Ufc. White ha anche tenuto un discorso durante l’ultima convention repubblicana.

Dal canto suo, Trump è un fan dell’organizzazione sportiva presieduta da White e questo vicinanza con la Ufc, secondo il Washington Post, gli ha permesso di avvicinare elettori maschili giovani di diverse etnie.

White, secondo il quotidiano della capitale statunitense, è stato tra quelli che ha consigliato e convinto Trump a utilizzare i canali alternativi sviluppati dai content creator, i cosiddetti news influencer, per accaparrarsi il voto dei giovani.

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Meta sempre più a destra

È la seconda bella notizia che Zuckerberg riserva al presidente eletto nel giro di pochi giorni. La scorsa settimana, Nick Clegg, presidente per gli affari globali di Meta e già vice primo ministro britannico durante l’amministrazione di David Cameron, sarà sostituito nel suo ruolo da Joel Kaplan.

Ex vicecapo di gabinetto nei due mandati di George W. Bush e già presidente della Federal Communications Commission – l’agenzia governativa per il controllo del settore delle comunicazioni -, Kaplan è un importante esponente del partito repubblicano.

Assunto nel 2011 da Facebook per curare i rapporti fra l’azienda e i conservatori, è stato vicepresidente del team di politiche pubbliche per gli Stati Uniti e poi come vicepresidente delle politiche pubbliche a livello globale.

Le nomine di White e Kaplan sono le ultime mosse nella strategia di riavvicinamento di Zuckerberg a Trump. Una strategia che ha visto altre tappe significative – simboliche e non.

Lo scorso luglio, Meta ha diffuso un comunicato stampa di scuse nei confronti di Trump, poiché l’algoritmo di Facebook aveva cancellato per errore alcune foto del candidato repubblicano dopo l’attentato in Pennsylvania. In quella occasione, Zuckerberg avrebbe anche chiamato lo stesso Trump per scusarsi dell’episodio.

Il mese dopo, il proprietario di Meta ha inviato una lettera alla commissione giudiziaria della Camera degli Stati Uniti, presieduta dai repubblicani, per giustificare la scelta di Facebook di limitare o eliminare alcuni contenuti relativi alla pandemia e al vaccino nel 2021 ritenuti pericolosi e non veritieri. La lettera scarica di fatto la responsabilità su Joe Biden, che avrebbe fatto pressione sulla compagnia, mentre Zuckerberg si dice rammaricato per aver ceduto alla richiesta.

C’è poi la cena privata del capo di Meta con il presidente, lo scorso novembre nella residenza di Trump a Mar-a-Lago, in Florida, un altro passo di Zuckerberg per cercare di riallacciare un rapporto dal passato difficile.

Infine, Zuckerberg ha donato un milione di dollari al fondo inaugurale di Trump, ottenendo così l’accesso a una serie di eventi – fra cui un’altra cena con Trump e sua moglie Melania – riservati ai maggiori finanziatori del presidente.

Chissà se a questo punto Trump crede ancora, come diceva qualche mese fa, che Facebook sia “un vero nemico del popolo”.

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