Il recente sbarco di Meta nel fediverso ha suscitato domande e dibattiti riguardo alle sue vere intenzioni. Durante un episodio del podcast “Dot Social” di Mike McCue, due figure chiave del colosso di Zuckerberg, Rachel Lambert, direttore del product management e Peter Cottle, ingegnere informatico, hanno discusso di come l’adesione al fediverso potrebbe trasformare l’approccio dell’azienda alle reti sociali. Tema che ha sollevato diversi interrogativi sulla potenziale minaccia che Meta potrebbe rappresentare per il mantenimento di un ambiente senza pubblicità in piattaforme come Mastodon.
Facciamo un piccolo passo indietro. Cosa è il fediverso? Si tratta di un ecosistema digitale di piattaforme decentralizzate che garantiscono maggior controllo agli utenti sui propri dati e minore dipendenza da singole piattaforme monopolistiche. Il fediverso rappresenta una visione del cosiddetto open social web, dove gli utenti possono interagire attraverso diverse applicazioni connesse tra loro. Con 3,24 miliardi di utenti che accedono quotidianamente alle sue app, il fediverso rappresenta un nuovo territorio dove Meta potrebbe non solo espandersi ma anche sperimentare nuovi modelli di business, come evidenziato dall’impegno dell’azienda nei progetti open source e dall’integrazione con Threads.
Proprio Threads, nata per far concorrenza a X (ex Twitter), ha introdotto una funzione che consente agli utenti di pubblicare contenuti disponibili anche su Mastodon e altre app del fediverso. Lambert ha sottolineato che questa iniziativa non è solo un tentativo di espandere la base di utenti, ma di costruire una fiducia a lungo termine all’interno della comunità del fediverso, consolidando la presenza di Meta in questo spazio.
Lambert e Cottle hanno anche messo in risalto le potenzialità del fediverso per i content creator. Connettendo Threads al fediverso, Meta potrebbe non solo attrarre un pubblico più vasto ma anche offrire ai creator migliori opportunità di monetizzazione e controllo sui propri contenuti. Si è discusso inoltre delle possibili innovazioni nel modello di business dei social media, come l’introduzione di micropagamenti e lo sviluppo di strumenti che permettano una moderazione migliore e personalizzabile, aprendo la strada a un ambiente online più sicuro e accogliente.
Anche se Lambert ha assicurato che Meta non intende stravolgere il fediverso, tuttavia il dubbio rimane: il colosso di Menlo Park sta realmente cercando di supportare una rete più aperta e decentralizzata o sta preparando il terreno per un ulteriore consolidamento del suo potere nel settore?