Le comunità di estrema destra online hanno avviato una campagna diffamatoria contro la vicepresidente USA Kamala Harris dopo le speculazioni secondo cui potrebbe sostituire il presidente Joe Biden come candidata democratica alle elezioni statunitensi.
Invece di concentrarsi sulle sue politiche, sulla sua esperienza o sulla sua capacità di svolgere gli incarichi di lavoro, gli attacchi si sono incentrati sulla vita personale, sulla razza e sul rilancio di vecchie cospirazioni riguardo alla sua idoneità a diventare presidente.
Trump contro Kamala Harris
Il primo ad alimentare questo genere di speculazioni è stato l’ex presidente Donald Trump.
“Si è semplicemente ritirato, sapete, si è ritirato dalla corsa”, ha detto Trump riferendosi a Biden in un video riportato dal Daily Beast la scorsa settimana e poi pubblicato dal magnate sul suo account Truth Social. “Questo significa che abbiamo Kamala”, ha aggiunto Trump. “È così incapace. È così patetica. È davvero pessima”.
La Casa Bianca ha respinto gli attacchi di Trump: “Penso che sia disgustoso, penso che sia inquietante”, ha detto ai giornalisti Karine Jean-Pierre, responsabile stampa dell’amministrazione Biden. “Dovrebbe essere rispettata nel ruolo che ha come vicepresidente. Dovrebbe essere rispettata come qualsiasi altro vicepresidente prima di lei. È spaventoso che un ex presidente dica questo di un attuale vicepresidente. E dovremmo dirlo apertamente: non va bene”.
La diffamazione sessista e razzista
Dopo i commenti di Trump, i suoi sostenitori e gli esponenti di estrema destra hanno iniziato subito una campagna diffamatoria contro Harris.
La vicepresidente ha ricoperto cariche elettive per decenni come procuratore distrettuale, procuratore generale dello Stato, senatore e vicepresidente. Tuttavia, la maggior parte degli attacchi sono rivolti al fatto che sia donna e afroamericana oltre a fare illazioni sulla sua vita sessuale. “Kamala è altrettanto incapace quanto Biden”, ha scritto su X l’influencer di estrema destra Laura Loomer. “Si finge nera, ha una storia documentata di relazioni con Willie Brown ed è ossessionata dall’uccidere i bambini”.
Non solo forum isolati ma anche media
Questi dibattiti non sono limitati a dei forum marginali online. Nel programma Outnumbered di Fox News, la conduttrice Julie Banderas ha affermato che le sue figlie “parlano in modo più eloquente” di Harris prima di aggiungere: “Mi dispiace, il solo fatto di essere una minoranza non ti rende adatta alla presidenza”.
Di recente sul New York Post di Rupert Murdoch è comparso un editoriale dal titolo: “L’America potrebbe presto avere il primo presidente DEI (diversity, equity and inclusion, ndr): Kamala Harris”.
Gli attacchi alla vicepresidente americana hanno raggiunto, passando per Telegram, anche la Press TV iraniana, sostenuta dallo Stato, che ha parlato di una sua probabile dipendenza alcolica.
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