Leonardo presenta a Eurosatory l’elicottero da scorta ed esplorazione AW249

Di il 18 Giugno, 2024
nuovo elicottero da esplorazione e scorta dell’Esercito Italiano Leonardo
Il nuovo elicottero da esplorazione e scorta dell’Esercito Italiano è fortemente innovativo per digitalizzazione, connettività, integrazione delle informazioni provenienti da più sensori, superiorità nella raccolta e gestione delle informazioni sul campo e interoperabilità

E’ stato presentato oggi al salone Eurosatory (Parigi 17-21 giugno) l’AW249, l’elicottero da esplorazione e scorta “Fenice” di nuova progettazione, frutto della collaborazione tra il Ministero della Difesa italiano e Leonardo per soddisfare rigorosi requisiti operativi per i prossimi 30 anni, che beneficia di capacità e tecnologie attualmente non disponibili altrove nel mondo: un modello che costituisce ponte ideale verso la graduale evoluzione dell’ala rotante in ambito militare. 

L’AW249 presenta un’architettura completamente aperta con un significativo potenziale di ulteriore crescita sistemica e capacità di adattamento per soddisfare importanti requisiti di mercato. In aggiunta ad elevate prestazioni (velocità, raggio d’azione, margini di potenza e carico, condizioni in presenza di alte temperature e in quota, manovrabilità e volo a bassissima quota senza confronti).

Tra le capacità centrali dell’AW249 c’è anche la possibilità  di essere pienamente integrato e interoperabile in un moderno contesto multi-dominio (aria-terra-mare-spazio-cyber). L’AW249 è dotato di un’avanzata interfaccia cockpit con ampio display digitale e capacità touch screen e riconoscimento dei gesti disponibili per i due posti in tandem e un sistema di gestione della missione (Battle Management System) altamente sofisticato sviluppato da Leonardo. I display e un moderno casco per il pilota permettono all’equipaggio di accedere rapidamente alle informazioni considerate critiche per il volo, la navigazione e la missione fornite da molteplici sensori e da connettività avanzata, in grado di svolgere diverse missioni tra cui scorta, supporto ravvicinato e interdizione. 

L’elicottero può anche agire per acquisire informazioni nell’ambito di un sistema C4 (ISTAR – intelligence, surveillance, target acquisition, and reconnaissance / intelligence, sorveglianza, acquisizione del bersaglio e ricognizione), utilizzando i suoi sistemi di sorveglianza (propri o di unità cooperanti) su un territorio, identificare unità di terra (amiche o nemiche) per suo uso al find di trasmettere informazioni attraverso canali sicuri verso il centro di comando e controllo.

L’AW249 prevede anche capacità di simulazione digitale e servizi allo stato dell’arte per supporto tecnico e addestramento, beneficiando tra l’altro di simulazione di missione e realtà virtuale ad alta fedeltà così come di manutenzione prescrittiva attraverso la raccolta e l’analisi di dati.

Per Lorenzo Mariani, condirettore generale di Leonardo “l’AW249 racchiude in sé i fattori chiave, vincenti e abilitanti che abbiamo identificato nella nostra strategia di difesa e sicurezza: digitalizzazione e 2 con un forte impiego di tecnologie di Intelligenza Artificiale, connettività in uno scenario multidominio/netcentrico, protezione cyber, elevata autonomia operativa, capacità di operazioni collaborative con sistemi a pilotaggio remoto. Tutto questo pienamente integrato in un sistema avanzato che si avvale del meglio della nostra posizione competitiva nel campo del volo verticale e dell’elettronica. Ecco perchè riteniamo anche che questo sia un settore nel quale possiamo contribuire ad un sforzo di coordinamento più forte in Europa. Siamo sicuri che le caratteristiche e le possibilità offerte dall’AW249 rappresentino una proposta di valore altamente competitiva anche per il mercato internazionale”. 

Gian Piero Cutillo, Managing Director della divisione Elicotteri di Leonardo, ha sottolineato come “con l’AW249 abbiamo raggiunto la vetta, probabilmente superando persino le aspettative, del nostro know-how in campo elicotteristico. Abbiamo dimostrato cha possiamo anticipare il futuro con nuove tecnologie e capacità di missione, rendere disponibile oggi ciò che sarà impiegato più diffusamente in futuro, a beneficio del nostro partner militare. La collaborazione con l’Esercito Italiano, la sua visione lungimirante e i chiari requisiti espressi sono stati fondamentali per questo progetto. Vorrei ringraziare le autorità della Difesa italiana per il loro forte sostegno”.

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