Le piazze del Kenya sono gremite di giovani manifestanti contro la nuova legge finanziaria. La copertura mediatica di queste proteste è stata tuttavia limitata in favore di una forte presenza sui social media: i manifestanti hanno utilizzato piattaforme come TikTok e X per condividere video, foto, meme e live streaming, per dare voce alle proprie istanze.
TikTok e X, piattaforme di riferimento per le proteste
Ad oggi quindi in Kenya, TikTok e X sono diventate le piattaforme principali per chi vuole seguire le proteste. La partecipazione è composta soprattutto da Gen Z e Millennial, un dato che riflette la demografia del Paese: il 75% della popolazione ha meno di 35 anni e l’età media è di 19 anni.
Lo scorso sabato, una diretta streaming su X organizzata dai manifestanti ha registrato 60.000 ascoltatori e 1,2 milioni di visualizzazioni totali, stabilendo un nuovo record per la politica keniota.
Questo spazio di sette ore è stato utilizzato per discutere il disegno di legge, coordinare le azioni future e chiedere il rilascio dei manifestanti arrestati, dimostrando come i social mediastanno avendo un impatto considerevole nell’influenzare l’opinione pubblica.
I video su TikTok sono diventati virali in poco tempo
I video delle proteste sono diventati virali su TikTok, per poi essere condivisi su altre piattaforme. Secondo il Digital News Report 2024 del Reuters Institute, il Kenya è leader mondiale nel consumo di notizie video in formato breve, con il 94% della popolazione che si informa attraverso questi contenuti almeno una volta a settimana. I manifestanti affermano che questa modalità di coinvolgimento dell’opinione pubblica oltre ad essere un mezzo di tutela nei confronti delle forze di polizia, è anche un modo per rafforzare il senso di appartenenza e sollevare il morale degli attivisti.
La copertura dei media tradizionali si conferma attendibile
I manifestanti hanno utilizzato i social media per denunciare un sistema di comunicazione distorto portato avanti dai media tradizionali, ciò però non ha tolto credibilità a canali locali e internazionali come Citizen TV e BBC i quali mantengono il loro status di fonti attendibili, offrendo una copertura in diretta delle proteste.
La natura della protesta
Il movimento di protesta è nato online, con i cittadini che si sono radunati su X per opporsi alle proposte di aumento delle tasse. Giovedì, la maggioranza dei parlamentari ha votato per approvare il disegno di legge nonostante le proteste crescenti. Nei giorni precedenti hanno modificato la legge eliminando una serie di proposte impopolari in risposta alla crescente pressione delle piazze.
La forza di questo movimento di protesta è stata l’essere estremamente organica e coesa, persone comuni, attivisti, influencer e celebrità hanno creato diversi tipi di contenuti e condiviso appelli per spingere la popolazione a scendere in piazza e fare pressione sul parlamento.
L’hashtag #RejectFinanceBill2024 ha registrato oltre 1,4 milioni di tweet.