La Russia sta intensificato l’uso dell’intelligenza artificiale (AI) per influenzare le elezioni presidenziali statunitensi. Secondo un funzionario dell’intelligence statunitense, la Russia ha prodotto il maggior numero di contenuti con l’AI per influenzare le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, più di qualsiasi altra potenza straniera.
Questo fa parte di uno sforzo più ampio per sostenere la candidatura del repubblicano Donald Trump contro la democratica Kamala Harris. Un funzionario dell’Office of the Director of National Intelligence (ODNI) ha rivelato questo dato, a condizione di rimanere nell’anonimato, durante un briefing con i giornalisti sull’uso presunto dell’AI da parte della Russia e di altri Paesi per influenzare il voto del 5 novembre.
La Russia aveva precedentemente negato di aver interferito nelle elezioni statunitensi e l’ambasciata russa a Washington non ha commentato la rivelazione dell’ODNI.
Come funziona la disinformazione russa
L’AI generativa apprende dai dati passati come agire e crea nuovi contenuti come testi, immagini e video che sembrano prodotti da esseri umani. Sebbene il funzionario dell’ODNI non abbia specificato la quantità di tali contenuti, ha evidenziato che la disinformazione russa è estremamente sofisticata e dimostra una comprensione più approfondita del funzionamento delle elezioni statunitensi rispetto ad altri paesi e al loro tentativo di interferire con le campagne elettorali.
Il ruolo crescente dell’AI nella disinformazione politica mondiale
Dalle parole del funzionario dell’ODNI, è emerso anche l’Iran ha utilizzato l’AI per “scrivere fake news per siti web che si spacciano per fonti di notizie reali“. I contenuti creati dagli iraniani, disponibili in inglese e spagnolo, mirano a influenzare gli elettori americani su questioni polarizzanti come Israele, il conflitto a Gaza e i candidati presidenziali. La missione iraniana presso le Nazioni Unite non ha risposto alla richiesta di commento dei giornalisti, e anche l’Iran ha negato di aver interferito nelle elezioni statunitensi.
Infine, non sono mancate parole sulla Cina:
“La Cina sta utilizzando l’AI in operazioni di influenza più ampie per plasmare le l’opinione pubblica estera sulla Cina e amplificare questioni politiche divisive negli Stati Uniti. Per ora non stiamo vedendo la Cina utilizzare l’AI per operazioni specifiche che mirano a influenzare gli elettori statunitensi.”