La nuova strategia mediatica di Kamala Harris funziona

Di il 21 Ottobre, 2024
La Vicepresidente ha ampliato il raggio d'azione dei media, portando sotto i riflettori temi cruciali e spesso ignorati 

Nelle ultime settimane, Kamala Harris ha radicalmente cambiato la strategia mediatica della sua campagna presidenziale. Ampliando significativamente la tipologia di canali attraverso cui esprime le sue opinioni, ha spinto i media a concentrarsi su argomenti spesso trascurati.

La strategia multicanale innovativa di Harris

Solo di recente i media hanno iniziato a focalizzarsi sul declino mentale di Trump, un fenomeno noto come “sanewashing“, e secondo gli esperti il merito è proprio di Harris: è stata lei a mettere in evidenza l’inadeguatezza di Trump.

Kamala Harris descrive il suo avversario come “instabile” e “insicuro“, ripetendo queste affermazioni in ogni discorso, inclusa la sua intervista su Fox News

Inoltre, cita regolarmente le dichiarazioni d’odio di Trump, che ha etichettato alcuni americani come nemici interni e condivide video che mostrano i suoi comportamenti più preoccupanti.

Questi aspetti non erano affatto nuovi: gli scatti d’ira del tycoon erano già evidenti da tempo, ma è stata Harris a sfruttare questa situazione per stimolare un’attenzione mediatica crescente.

Harris ha puntato molto sui canali non tradizionali, partecipando per esempio al podcast “Call Her Daddy”, ai programmi radio di Howard Stern e Charlamagne Tha God e allo show televisivo diurno “The View“. In questi contesti più informali, è riuscita a presentare meglio le sue politiche su temi come assistenza all’infanzia, alloggi, tasse e politiche industriali, aborto, tariffe e democrazia, più di quanto sarebbe stato possibile attraverso le fonti tradizionali.

Tuttavia, la strategia di Harris non ha completamente escluso i media tradizionali, come dimostra la sua partecipazione a “60 Minutes” su CBS. Secondo gli esperti, la campagna di Harris è riuscita a superare una copertura politica superficiale, spingendo i giornalisti tradizionali a seguire il suo esempio e a dare maggiore enfasi ai contenuti sostanziali piuttosto che a temi che servono solo a generare visualizzazioni.

Un approccio più ampio alla comunicazione politica

Secondo l’opinionista del Washington Post Jennifer Rubin, la strategia mediatica di Kamala Harris rappresenta solo l’inizio di un approccio più ampio e inclusivo alla comunicazione politica. Se eletta, Harris potrebbe portare questa strategia anche alla Casa Bianca, evitando che un ristretto gruppo di media tradizionali monopolizzi l’informazione. In questo modo, continuerebbe a raggiungere pubblici più diversificati, con maggiore attenzione ai contenuti di sostanza, superando i limiti delle brevi interviste televisive e promuovendo un dialogo più diretto e trasparente con gli elettori.

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