Il Financial Times ha recensito oggi, con un ampio articolo a firma della critica Jackie Wullschläger, la mostra, ‘The Last Caravaggio’ che la National Gallery di Londra dedica, dal 18 aprile al 21 luglio 2024, a Il Martirio di sant’Orsola di Intesa Sanpaolo, che costituisce la più importante delle 35 mila opere della collezione della Banca, normalmente esposta presso il suo museo delle Gallerie d’Italia di Napoli.
La giornalista racconta la curiosa storia del dipinto, del suo acquisto da parte della Banca Commerciale, oggi nel gruppo bancario, e della sua successiva attribuzione a Caravaggio, apprezzando che la “casa” del capolavoro sia oggi grazie a Intesa Sanpaolo proprio in quella brulicante via Toledo a Napoli dove, già ai tempi, Caravaggio trovava tra le persone ordinarie per strada, i soggetti per i ruoli sacri riprodotti nei suoi dipinti.
La mostra, definita dalla giornalista “the very welcome free exhibition”, è realizzata in occasione del bicentenario della National Gallery nell’ambito di un rapporto consolidato che intercorre da diversi anni tra la Banca e il museo.
A Napoli, al museo di Intesa Sanpaolo, dal 24 aprile 2024 al 14 luglio 2024 arriveranno dalla National Gallery due capolavori di Diego Velázquez Immacolata Concezione e San Giovanni Evangelista in Patmos.
La direzione Arte Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo, di cui è responsabile Michele Coppola, a seguito della riorganizzazione annunciata il 28 marzo, è confluita nella nuova area di governo Sostenibilità guidata da Paola Angeletti.