(Nella foto: Stefano Ricci, fondatore, presidente e designer; Niccolò Ricci, CEO; Filippo Ricci, Direttore Creativo)
Le aziende di moda stanno vivendo una fase complicata, soprattutto le grandi maison, ma l’Italia vanta una tradizione prestigiosa e tra quelle di casa nostra brilla la fiorentina Stefano Ricci, fondata da Stefano nel 1972 e guidata oggi da uno dei figli dei fondatori, Niccolò Ricci, diventata emblema del lusso artigianale nell’abbigliamento, accessori e calzature da uomo.
Con ricavi in crescita del 10% nel 2024, un inizio molto soddisfacente nonostante le incertezze geopolitiche ed economiche, l’azienda realizza il 90% del fatturato all’estero, ma sta ottenendo ottimi risultai anche nel vecchio continente, dove le vendite aumentano del 25%.
Un futuro in crescita
L’asticella per il 2024 è particolarmente impegnativa, perché l’anno scorso la Stefano Ricci ha registrato un incremento dei ricavi del 43% rispetto al 2022 e anche perché sono state fatte recentemente 2 acquisizioni con 100 persone in più, che portano il totale a 800 dipendenti tra produzione e retail.
Puntando su innovazione, qualità e investimenti rilevanti, tra i quali un nuovo immobile di 4000 metri quadri a Peretola, dedicato alla logistica, la Stefano Ferri intende crescere ancora e guarda con entusiasmo a Stati uniti e Asia, dove conta di inaugurare nuovi punti espositivi a Houston e Hong Kong, in questo caso con il negozio più alto del mondo al 103° piano del Ritz Carlton.
Una crescita che non può fare a meno di una particolare attenzione alla sostenibilità, che passa attraverso capi con materiali e lavorazioni che non danneggiano l’ambiente.